NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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IL CAPOSALDO
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IL PALIO E’ LA FESTA DEL POPOLO TUTTO
(articolo 1)
Il Palio storico dei Sestieri è la festa popolare di Roccatederighi.
Il paese celebra così la sua storia millenaria riproponendo, in un clima di giocosa fratellanza, la leale contrapposizione tra le contrade del paese.
Al Palio e alla vita delle contrade possono partecipare tutti i cittadini del mondo - senza discriminazione alcuna di sesso, credo politico, fede religiosa e condizione sociale - che condividano lo spirito della festa e rispettino le disposizioni contenute in questo regolamento.
Il somaro è il principale protagonista. Indispensabile un tempo alla vita dei rocchigiani, è eletto dalla festa del palio a simbolo di laboriosità, intelligenza e mitezza e di un passato ricco di valori umani da preservare.
I precetti che seguono sono l’atto fondante del Palio storico dei Sestieri di Roccatederighi.
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PROLOGO
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IL COMITATO DI GARANZIA DEL PALIO
(articolo 2)
Con l’approvazione di questo regolamento da parte del consiglio Pro Loco e successiva deliberazione del Comune di Roccastrada, viene istituito un Comitato di Garanzia del Palio di cui fanno parte 7 elementi:
o Il presidente della Pro Loco in carica
o Un secondo rappresentante della Pro Loco (scelto dal consiglio tra i giovani)
o Il sindaco del Comune di Roccastrada o suo delegato
o Quattro membri scelti dal consiglio Pro Loco
Il MANDATO DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 3)
(articolo 3)
Il Comitato di Garanzia (CdG) resta in carica 3 anni. L’inizio e il termine del mandato è fissato alla data dell’11 novembre, ricorrenza del patrono di Roccatederighi, San Martino Vescovo. Le scelte del consiglio Pro Loco sono insindacabili, tuttavia nell’affidamento degli incarichi si dovrà tener conto di prerogative e talenti.
In caso di dimissione di uno o più membri del CdG la Pro Loco provvede alla nomina, entro un mese, del sostituto/i.
Presidente della Pro Loco e consigliere-giovane lasciano l’incarico al momento in cui si conclude il triennio di governo, che non coincide mai con la scadenza del CdG. In attesa dell’avvicendamento il CdG continua a riunirsi e lavorare.
Il sindaco (o suo delegato) rimane in carica per la durata del mandato amministrativo.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA SUL PRIMO COMITATO DI GARANZIA
La nomina del primo CdG è anticipata a venerdì 8 maggio 2009. In questa data la Pro loco renderà noti i nomi dei 4 membri scelti per ricoprire i ruoli previsti all’articolo 3, il nome del consigliere-giovane, a cui si aggiungerà il sindaco (o suo delegato) come da delibera del consiglio comunale di Roccastrada. Il comitato avrà pieni poteri dal giorno succesivo.
I COMPITI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 4)
(articolo 4)
Il CdG è il garante del Regolamento.
Il CdG è il primo interlocutore delle contrade, da esse equidistante.
Il CdG è il consulente della Pro Loco e in questo ruolo ha il compito di verificare ogni aspetto organizzativo del Palio: individua eventuali malfunzionamenti e gli elementi da migliorare; concorda con la Pro Loco le possibili soluzioni, controlla che l'immagine del Palio sia salvaguardata e dispone le sanzioni.
Il CdG registra e archivia ogni suo atto.
I 4 membri esterni del CdG si occupano di:
Ø Logistica e infrastrutture
Ø Coreografie, sfilata e rispetto del protocollo
Ø Economie e giurisprudenza
Ø Storia, promozione e comunicazione
Presidente della Pro loco e consigliere giovane portano avanti una delega specifica ai “Rapporti con le contrade”.
IL COMITATO DI GARANZIA E’ SENZA PORTAFOGLIO
(articolo 5)
(articolo 5)
Il Comitato di Garanzia non ha fondi propri. Contribuisce, insieme alla Pro Loco e alle contrade, a redigere il Piano degli investimenti per il Palio.
UN FONDO PER IL PALIO
(articolo 6)
(articolo 6)
E’ istituito un Fondo per il Palio, amministrato dalla Pro Loco. Si tratta di un “borsello” distinto, ma non separato, dal resto della contabilità dell'associazione.
Sono inserite in questo fondo le seguenti entrate:
§ incasso dell'ingresso al Palio
§ finanziamenti pubblici per il Palio
§ finanziamenti privati diretti al Palio a qualunque titolo
§ contributi una tantum della Pro Loco, nel caso di disponibilità e in totale autonomia, per finanziare progetti mirati.
§ denari derivanti dalle sanzioni comminate alle contrade in sede di giudizio.
Sono contabilizzate in questo fondo le seguenti uscite:
§ spese ordinarie necessarie allo svolgimento della manifestazione (p.e. l’affitto delle somare)
§ investimenti straordinari per progetti mirati
§ eventuali altre spese straordinarie urgenti fuori dal bilancio di previsione annuale della Pro Loco e deliberate dall’associazione secondo le modalità del proprio statuto.
UTILIZZO E DISPONIBILITA’ DEL FONDO
(articolo 7)
(articolo 7)
Il fondo è utilizzato dalla Pro Loco esclusivamente per la gestione del Palio, tuttavia appartiene in toto al patrimonio dell’associazione. Di conseguenza, ma solo in caso di deficit, la Pro Loco può destinare queste risorse a scopi diversi dal Palio informando preventivamente il CdG. Le somme tolte dal Fondo vengono rifuse dalla Pro loco negli anni successivi.
GLI INVESTIMENTI PER MIGLIORARE IL PALIO
[articolo 8]
[articolo 8]
Sono considerati investimenti per migliorare e valorizzare il Palio:
§ manutenzione, rinnovamento e incremento di opere e attrezzature infrastrutturali e impiantistiche
§ manutenzione, rinnovamento e incremento di costumi e altre attrezzature funzionali alla sfilata
§ conservazione e promozione delle tradizioni e della manifestazione
§ progetti per la formazione delle varie figure del Palio
Il risultato di questi investimenti entra nel patrimonio disponibile della Pro Loco e viene gestito nei termini dello statuto societario. La Pro Loco rimane possessore degli eventuali copyright.
RENDICONTAZIONE E STANZIAMENTI
(articolo 9)
(articolo 9)
Nella seduta di novembre del CdG la Pro Loco rendiconta su entrate e uscite legate al Palio. Viene indicato nell’occasione un budget di massima per l’anno successivo. La Pro Loco esamina poi le proposte di investimento presentate (entro fine novembre) dal CdG e stanzia, nel bilancio annuale di previsione, un capitolo di spesa dedicato al Palio garantendone la copertura finanziaria attraverso l’apposito Fondo. Dovrà essere previsto ogni anno un investimento, anche piccolo, tra quelli descritti all’articolo 8.
LE RIUNIONI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 10)
(articolo 10)
Il Comitato di Garanzia del Palio si riunisce ufficialmente almeno 4 volte all’anno.
1) La ‘Riunione del dopo-palio’ (o seduta d’estate)
Si effettua a porte chiuse non oltre la prima domenica di settembre.
Eventuali proteste scritte vanno presentate nei giorni precedenti.
I 7 garanti hanno il compito di analizzare in questa circostanza tutti gli aspetti di natura tecnico-regolamentare legati alla corsa disputata il 14 agosto.
Nell’occasione, appendice alla mano, vengono decise le punizioni, che possono riguardare i rioni, i fantini, i reggini, i responsabili di contrada, i monturati che abbiano tenuto comportamenti sconvenienti.
2) La ‘Riunione dell’organizzazione e del bilancio’ (o seduta d’autunno)
Si effettua a porte aperte entro la data di San Martino, 11 novembre, insieme ai 5 rappresentanti delle contrade.
In questa occasione si analizzano gli aspetti organizzativi del Palio scorso così da raccogliere eventuali proposte e innovazioni.
Viene reso noto il bilancio consuntivo (entrate e uscite) del Fondo del Palio e si analizzano le possibilità di investimento per l'anno successivo.
A partire dal 2011, ogni 3 anni, in questa seduta si svolge l’insediamento del nuovo CdG. E’ previsto un passaggio di consegne ufficiale con relazione del CdG uscente sull'attività svolta nel triennio e consegna dei registri.
· Il CdG, entro la fine di novembre, fornisce al consiglio Pro Loco il Piano degli investimenti.
3) La ‘Riunione di Ripartenza dell’anno paliesco’ (o seduta d’inverno)
Si effettua a porte chiuse durante il periodo natalizio e comunque non oltre il 31 gennaio per:
· individuare l’artista al quale sarà offerto l'incarico di dipingere il prossimo Palio
· fissare il tema del Palio che sarà raffigurato nel dipinto e individuare un
“aggancio”, quando possibile, con lo spettacolo celebrativo di Medioevo nel Borgo
· esaminare gli eventuali ricorsi alle sanzioni comminate a settembre e scrivere i verdetti definitivi
· recepire il bilancio preventivo approvato dall’assemblea dei soci Pro Loco
· La settimana successiva a questa riunione assemblea con le contrade per pubblicare verdetti
definitivi e mettere a punto collegialmente il programma di lavoro.
4) La ‘Riunione delle Scelte’ (o seduta di primavera)
Si effettua a porte chiuse nel mese di giugno per:
§ individuare i giudici (scelta che rimarrà riservata fino al giorno del Palio)
§ individuare i commentatori della serata, definendo le linee da seguire nella presentazione e nel commento al Palio
§ individuare il fotografo/i al quale conferire l’incarico di documentare l’evento
§ individuare almeno 3 cameramen per riprendere la partenza, la linea di arrivo e il percorso di gara a fini archivistici.
§ individuare i maestri di campo
§ decidere su eventuali proposte di Palio straordinario per il 14 settembre.
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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DISCIPLINA DEL PALIO
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QUANDO SI DISPUTA
(articolo 11)
DISCIPLINA DEL PALIO
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QUANDO SI DISPUTA
(articolo 11)
Il Palio si disputa ogni anno il 14 agosto tra le cinque contrade in cui è diviso il paese (Corso, Nobili, Torre, Tramonto e Ventosa). La corsa è sempre preceduta dal corteo storico.
Al di fuori delle data canonica possono essere effettuati Palii straordinari in occasione di circostanze o avvenimenti di carattere eccezionale (ricorrenze religiose e civili, eventi storici), e ciò solo su deliberazione della Pro Loco.
APERTURA DELLA FESTA
(articolo 12)
La festa del Palio si apre la domenica di Medioevo nel Borgo. Qualora non si effettuasse questa manifestazione (o simili) in agosto il cerimoniale descritto all’articolo 13 si svolge la prima o la seconda domenica di agosto.
SFILATA E CERIMONIALE DI APERTURA
(articolo 13)
(articolo 13)
Il corteo storico, composto almeno dai figuranti dello storico Libero Comune di Roccatederighi e dai 5 paggi di contrada (oltre che dal gruppo tamburini e sbandieratori), si ritrova davanti alla Chiesa di San Sebastiano e sale verso la chiesa pievana di San Martino, per la cerimonia di apertura. Nel corso della passeggiata i paggi portano ciascuno il vessillo della propria contrada da appendere poi all'interno della chiesa secondo la disposizione all’articolo 15; il camerlengo porta quello con le insegne comunali. Altri figuranti del Comune portano la stoffa aggiudicata l’anno precedente e il nuovo dipinto del Palio, che sarà presentato in chiesa o sul sagrato.
L’ANNUNCIO DEL MAGISTRATO
(articolo 14)
(articolo 14)
Il magistrato dà l'annuncio della corsa per la sera del 14 agosto. Le modalità di svolgimento della cerimonia sono a discrezione degli organizzatori di Medioevo nel Borgo.
L’APPOSIZIONE DI PALII E BANDIERE
(articolo 15)
Rimane programma fisso l'apposizione dei vessilli delle contrade all'interno della Chiesa di San Martino secondo il seguente schema. L’insegna del Libero Comune di Roccatederighi alloggia dalla parte del presbiterio poco sopra la Stoffa da aggiudicare. Lo stendardo del vincitore dell'edizione precedente dalla parte dell'ambone con l’ultimo palio vinto. I vessilli delle altre contrade saranno apposti sulle pareti della navata con una disposizione che evidenzi l'ordine di arrivo dell'edizione scorsa. Il Palio da assegnare rimane nella Chiesa di San Martino fino alla sera del 13 agosto.
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IL CERIMONIALE DEL 13 AGOSTO
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LE CONTRADE CONSEGNANO LE BUSTE
(articolo 16)
(articolo 15)
Rimane programma fisso l'apposizione dei vessilli delle contrade all'interno della Chiesa di San Martino secondo il seguente schema. L’insegna del Libero Comune di Roccatederighi alloggia dalla parte del presbiterio poco sopra la Stoffa da aggiudicare. Lo stendardo del vincitore dell'edizione precedente dalla parte dell'ambone con l’ultimo palio vinto. I vessilli delle altre contrade saranno apposti sulle pareti della navata con una disposizione che evidenzi l'ordine di arrivo dell'edizione scorsa. Il Palio da assegnare rimane nella Chiesa di San Martino fino alla sera del 13 agosto.
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IL CERIMONIALE DEL 13 AGOSTO
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LE CONTRADE CONSEGNANO LE BUSTE
(articolo 16)
Entro le ore 20 del 13 agosto tutti i rioni dovranno aver consegnato al CdG le buste con il nome del fantino, del reggino e del responsabile di contrada.
CONVIVIO DELLA VIGILIA
(articolo 17)
(articolo 17)
La sera del 13 agosto la stoffa aggiudicata l'anno precedente e quella “fresca di pittura”, da assegnare in giostra la notte successiva, vengono portate dalla Chiesa di San Martino al luogo dove si svolgerà la tradizionale cena delle contrade. I contradaioli del rione vincente vengono collocati in posizione privilegiata sulla scena del banchetto, con il drappo già vinto a campeggiare sulla tavola. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo (maltempo o altro), non si tenga la cena delle contrade, nella chiesa di San Martino o sul sagrato, sarà effettuata una breve cerimonia di ufficializzazione dei fantini, dei reggini e dei responsabili di contrada.
LA SEGNATURA
[articolo 18]
[articolo 18]
Dal punto di vista giuridico il Palio inizia con la Segnatura. Il presidente della Pro Loco, durante la cena della vigilia, apre le buste e dà lettura delle monte di ciascuna contrada. Si ufficializzano anche i nomi dei reggini e del responsabile di contrada per la corsa, le uniche persone autorizzate a tenere i rapporti con i giudici la sera successiva. Al termine del convivio il Palio da assegnare viene portato nella chiesa di San Sebastiano e si dispongono i vessilli delle contrade a corona
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LA MATTINA DEL PALIO
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LA SANTA MESSA
(articolo 19)
Alle 10 ogni contrada dal proprio territorio raggiunge San Sebastiano. Qui si forma il corteo e, dopo aver prelevato la stoffa, i monturati raggiungono in sfilata la pieve di San Martino dove è prevista la celebrazione della Santa Messa, con benedizione del dipinto.
IL SORTEGGIO CON I BOSSOLI
(articolo 20)
(articolo 20)
Il sorteggio dei somari si effettua con i bossoli la mattina del 14 agosto intorno a mezzogiorno, una volta conclusa la Santa Messa. Viene introdotto un apposito cerimoniale in piazza Garibaldi, davanti alla Chiesa di San Sebastiano. Il cerimoniale inizia con la ri-posa del drappo all’interno della Chiesa. Poi, fuori, il sacerdote compie il rito della benedizione degli animali, mentre i responsabili di contrada visionano le somare per segnalare eventuali problemi fisici che possano pregiudicarne l'utilizzo.
GLI ATTORI DEL SORTEGGIO
(articolo 21)
(articolo 21)
Gli attori del sorteggio sono il vicario, il camerlengo e i paggetti. I capitani dei rioni sono chiamati a leggere un giuramento e firmare un registro in cui dichiarano di accettare le regole della Giostra. Il vicario pesca da un bossolo verde le ghiande con i nomi delle contrade e chiama al sorteggio. Subito dopo il paggetto pesca, dal bossolo rosso, il numero (1-2-3-4-5) abbinato al ciuco. Il ciuco assegnato passa sotto la responsabilità della contrada che ne dovrà avere cura per tutto il giorno fino a conclusione del Palio.
L’ESPOSIZIONE DEL CENCIO IN CHIESA
(articolo 22)
(articolo 22)
Durante tutta la giornata del Palio il cencio resta esposto nella Chiesa di San Sebastiano, dove vicario e camerlengo lo prelevano, alle 20,30, prima dell’inizio della sfilata. Nel giorno del Palio la Chiesa di San Sebastiano resta aperta e anch’essa addobbata al suo interno con i vessilli delle 5 contrade.
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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IL POMERIGGIO DEL PALIO
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LE POSTAZIONI DI PARTENZA E LA LINEA DEL TRAGUARDO
(articolo 23)
IL POMERIGGIO DEL PALIO
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LE POSTAZIONI DI PARTENZA E LA LINEA DEL TRAGUARDO
(articolo 23)
Si provvede a “disegnare” le postazioni nel punto prestabilito, che sarà sempre lo stesso a meno di sperimentali deroghe. Sia su via Roma che su via Trento un piccolo segnale fissato sull’asfalto individua il punto in cui tracciare la riga di partenza. Tutte le postazioni hanno le medesime dimensioni. Le misure di ciascuna postazione sono le seguenti: 4 metri di lunghezza, per una larghezza variabile tra 1,50 e 1,80 a seconda che si corra in via Roma (strada più stretta) o via Trento (strada più larga). Lo spazio dietro le caselle è 2 metri. La linea del traguardo viene tracciata sempre nello stesso punto, individuato e fissato anch’esso con apposito segno.
LE PROVE LIBERE
(articolo 24)
(articolo 24)
Alle ore 18 si svolgono le prove libere sul tracciato in cui la sera, in notturna, si disputerà il Palio. Tutte le contrade devono portare in pista la propria somara. Non sarà presente il mossiere, ma un membro del CdG, per disciplinare senza troppa invadenza le varie fasi delle prove: partenza, sgroppata, etc. Chi non volesse far correre, stancare o montare da altri la propria somara in assenza del fantino ufficiale, è comunque obbligato a portarla in pista e provare almeno la partenza con il reggino titolare. La contrada che disattende questa disposizione subisce un’ammonizione , che verrà sanzionata dal CdG durante la riunione del dopo palio (articolo 73).
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IL CORTEO
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LA STORIA
Roccatederighi è l’antica Rocca Nossina citata in un documento del 29 agosto 1110 in cui compare un Rinaldo di Tederigo. Il nome di Roccatederighi sarebbe poi derivato dalla famiglia dominante dei figli di Tederigo, almeno a partire dal 1239, quando un esponente della famiglia di Ruggerotto di Guasco prestò giuramento di fedeltà al Podestà di Siena.
A partire dal 1294 i signori della Rocca iniziarono a vendere al Comune di Siena le loro quote di possedimenti e diritti su questo castello; l’ultima vendita risulta conclusa nel 1323, quando Tora di Bolgaruccio moglie di Boccio d’Inghiramo, conte di Biserno, vendette l’ultima parte del castello comprese le miniere.
Nella prima metà del 1300 Roccatederighi apparteva completamente a Siena che poi la donò nel 1369 alla famiglia Salimbeni. Qui Niccolò di Niccolò Salimbeni fece il suo quartier generale giudicandola in posizione favorevole al controllo dell’alta Val di Merse.
Il dominio dei Salimbeni durò fino alla loro caduta nel 1404 quando i rappresentanti del Comune della Rocca conclusero un patto di sottomissione a Siena che li liberava definitivamente dai Salimbeni. Espressione della ritrovata libertà fu poi la redazione del primo Statuto nel 1406, riformato e migliorato nel 1452.
Il Palio storico dei Sestieri fa riferimento a questo evento, la ritrovata libertà e l’approvazione dello Statuto, come segno per la comunità di vera partecipazione collettiva alla gestione della cosa pubblica e di autonomia nella gestione del proprio territorio e delle proprie risorse. Autonomia che aveva come limite la soggezione alla città dominante di Siena, a cui spettava, oltre che l’amministrazione della giustizia, la riscossione delle tasse, i censi, dettare alleanze politiche e militari.
L’USO DELLE VESTI
(articolo 25)
Il capocontrada è il responsabile di ogni montura e accessorio affidato dalla Pro loco per l'effettuazione del corteo, anche se il ritiro delle vesti viene effettuato da un delegato. Il CdG fornisce anche casco e frusta per il fantino, da riconsegnare a fine palio. E' cura della Pro Loco e della contrada annotare le registrazioni delle consegne. Negligenza e superficialità nella gestione delle vesti da parte di una contrada sono sanzionate a discrezione del CdG.
DISCIPLINA DEI FIGURANTI
(articolo 26)
Nel rispetto della tradizione, tutti i figuranti devono indossare al Palio il costume loro assegnato. In ogni minimo dettaglio. Devono assumere un atteggiamento dignitoso ed evitare pose sconvenienti. Devono essere puntuali e camminare a passo cadenzato seguendo il rullo dei tamburi, tenendosi a distanza proporzionata in conformità alle istruzioni dei maestri di campo. Le violazioni alla presente disciplina sono sanzionate secondo gli articoli 68 e 74.
I maestri di campo previsti per il servizio d’ordine devono indossare un costume adeguato possibilmente dotato di un segno distintivo della loro mansione, evitando anch’essi atteggiamenti incongrui (ad esempio fumare).
Il GRUPPO STORICO SBANDIERATORI E TAMBURINI
(articolo 27)
Il gruppo storico sbandieratori e tamburini si inserisce nel corteo pur avendo una precisa autonomia. Esso rappresenta, più di ogni altra cosa, lo sviluppo dei talenti e delle arti locali. CdG e Pro Loco ne garantiscono la continuità nelle forme che lo hanno caratterizzato fin dalla nascita.
LA FORMAZIONE DEL CORTEO
[articolo 28]
Il corteo storico rappresenta i personaggi dell’ordinamento costituzionale e sociale del Comune di Roccatederighi quale emerge dagli statuti del 1406 e del 1452. Si sviluppa quindi in tre parti:
1) Organi singoli e collegiali del libero Comune quali il Vicario (rappresentante di Siena e magistrato), il Camerlengo (personaggio espressione del gruppo amministrativo locale), i cinque Priori o minor Consiglio. Fanno parte di questo primo gruppo un certo numero di armati, due rappresentanti della Compagnia di San Sebastiano, dama e cavaliere appartenenti alla famiglia dei figli di Tederigo, antichi signori del castello.
2) Rappresentanze delle singole contrade con i loro figuranti.
3) Rappresentanze delle arti e dei mestieri quali minatori, carbonai, cuoiai, fabbri, vinai, tavernieri, carnaioli, fornai, mugnai, etc
LA PASSEGGIATA STORICA NELLA SERA DEL PALIO
(articolo 29)
(articolo 29)
Alle 20,30 i figuranti che rappresentano il Libero Comune di Roccatederighi, con due armati e i 5 fantini, preleva la stoffa dalla chiesa di San Sebastiano. In piazzetta Senesi si radunano tutti i figuranti eccetto i somari e gli alfieri che rimangono fuori porta, davanti a San Sebastiano. Poi il corteo si muove verso la chiesa di San Martino per la benedizione dei fantini. Dopo la benedizione, al suono delle campane a feste, inizia il corteo per raggiungere il luogo della corsa. La passeggiata procede scendendo per la scalinata dell'Incrociata e da via di mezzo raggiunge la porta. In testa i tamburini seguiti dagli sbandieratori che porgono il saluto ai figuranti nel classico schema alla porta. A San Sebastiano i ciuchi si aggiungono al corteo inseriti nella rispettiva contrada. Il corteo prosegue per le vie del paese e si conclude in pista secondo gli schemi dei maestri del corteo.
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L’ATTESA PER L’EVENTO
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LA LETTURA DELLA GRIDA
(articolo 30)
L’ATTESA PER L’EVENTO
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LA LETTURA DELLA GRIDA
(articolo 30)
Concluso il corteo storico dei monturati, riempita la pista, viene letta dall’Araldo la storica “Grida” nella versione del 1947, scritta da Lucio Parigi e Cesare Filippini e ri-aggiornata da Simonetta Soldatini.
A onore, laude e reverentia de lo Onniponte Dio e della Gloriosa Vergine Maria e del Beato Messere Santo Martino advocato de lo castello di Roccatederighi .
Noi Savi Uomini della Roccatederighi ordiniamo che oggi 14 agosto …si corra il Palio per le antiche contrade del borgo.
E sia scritto a perpetua memoria che la festa sia data a onore e felice prosperità del Comune e Uomini della Roccatederighi e della sua ritrovata libertà dalla signoria dei Salimbeni e della spontanea nostra riverenza alla magnifica città di Siena.
In ricordo dell’antica tradizione fu avviata novella sfida tra le contrade cavallerescamente corsa nell’anno di grazia 1927.
Oggi, nel corrersi il …… Palio dell’era nostra, noi Savi Uomini della Rocca, mentre assicurazione diamo della continuità del Palio stesso, in questa ricorrenza, per gli anni tutti venienti, rivolgiamo il nostro fiero saluto ai generosi destrieri che accingesi a giostrare con antico et inesausto valore, ai nobili cavalieri che li fianchi ne serrano con poderosa stretta e con fermissime mane le redini impugnano.
L’ordine a tutti costoro di ogni energia trarre per l’onor della contrada et per l’ammirazione et il plauso delle genti tutte qui raccolte.
Ordiniamo anche et infine che la presente Grida, munita del nostro suggello, raccolta venga intra l’archivio del borgo dopo aggiunti essere stati i nomi, cognomi, paternità et maternità, data di nascita, caratteristici segni, nonché residenza di cavaliere et destriere primi distintisi.
Amen
FANTINI IN SFILATA
(articolo 31)
(articolo 31)
Alla sfilata, insieme alla somara, deve prendere parte anche il fantino ufficializzato la sera precedente. Nel caso in cui un fantino non prenda parte al corteo la contrada incorre in un’ammonizione , annunciata dallo speaker al pubblico. Questo provvedimento, a settembre, nella riunione del dopo palio, verrà tradotto dal CdG in una sanzione nei confronti del rione e del fantino (articolo 75).
IL SORTEGGIO DELLE POSTAZIONI
(articolo 32)
(articolo 32)
Terminata la lettura della “Grida”, sotto il balcone delle autorità, al centro della pista, si svolge il sorteggio delle postazioni con le seguenti modalità. Vi sono due bossoli. Nel primo di colore rosso ci sono 5 palline con i numeri 1 - 2 - 3 - 4 - 5. Nell’altro, di colore verde, i nomi delle contrade. Prima il magistrato estrae il nome del rione, subito dopo il fantino pesca il numero della postazione.
IL SEGNALE DI PISTA LIBERA
(articolo 33)
(articolo 33)
Alla dichiarazione dei giudici di “Carriere Aperte”, annunciata da apposito segnale acustico, tutti devono uscire dalla pista. Da questo momento sono ammessi sul tracciato e in partenza soltanto: i 5 ciuchi, i 5 fantini e i 5 reggini titolari, le forze dell’ordine, il personale preposto dall'organizzazione (identificabile). I responsabili di contrada devono stare tutti insieme in un’area prestabilita.
IL “RISCALDAMENTO” DEI SOMARI
(articolo 34)
I fantini non possono effettuare la “sgambata” prima che i giudici di percorso abbiano dato il segnale di via libera alla prova, a seguito dello sgombero del tracciato. La contrada che disattende la regola viene ammonita e incorre nelle sanzioni previste all’articolo 76, sanzioni che verranno comminate, nella riunione di settembre dal CdG.
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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GLI ARBITRI DEL PALIO
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RUOLI E TUTELA
(articolo 35)
GLI ARBITRI DEL PALIO
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RUOLI E TUTELA
(articolo 35)
Il compito di comandare la partenza spetta al mossiere. Un altro giudice esprime il verdetto d’arrivo. Ogni decisione di queste persone è assolutamente inappellabile. Nessuno può avere contatto con i giudici durante lo svolgimento del Palio tranne i responsabili di contrada, unicamente per ricevere spiegazioni. I maestri di corsa hanno il compito di allontanare dai giudici tutti coloro che non hanno l’autorizzazione ad avvicinarli.
IL GIUDICE DI ARRIVO
(articolo 36)
(articolo 36)
Il giudice di arrivo è posizionato sulla linea del traguardo e si avvale (in caso di bisogno) delle immagini della telecamera fissa disposta dagli organizzatori. Esso ha anche il compito di valutare eventuali disturbi arrecati al binomio somaro-fantino per quanto gli sia possibile vedere. Il riferimento è a disturbi “significativi” provenienti dal pubblico o da fantino caduto. In questo caso, dopo aver comunicato la scorrettezza al mossiere, quest’ultimo può decidere, in via eccezionale, la ripetizione della corsa.
IL MOSSIERE
(articolo 37)
(articolo 37)
Il mossiere si trova in posizione frontale rispetto alla linea del via, posizionato su un piccolo palchetto rialzato, protetto da almeno due delegati all’ordine. A portata di mano tiene un dispositivo (pistola o altro) che emette un inequivocabile segnale di invalidazione nel caso di mossa falsa. Un’assistente aziona la luce in pista subito dopo lo sparo.
LE “ARMI” DEL MOSSIERE
[articolo 38]
[articolo 38]
Il fantino che aggredisce i giudici, verbalmente o fisicamente, può essere ammonito o espulso . Viene sottoposto a successive sanzioni (articolo 69 e articolo 77), comminate a settembre dal CdG. Stesso discorso per reggini e capicontrada.
La contrada che perde (per espulsione) fantino o reggino, torna in partenza menomata. Non sono previste sostituzioni.
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LA PARTENZA
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TUTTI IN GROPPA
(articolo 39)
LA PARTENZA
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TUTTI IN GROPPA
(articolo 39)
Alla partenza i soggetti della contrada sono il ciuco il fantino e il reggino.
Il mossiere chiama il “tutti in groppa” e inizia la procedura di partenza.
I fantini, coadiuvati dai reggini, si portano all'interno della propria casella e si dispongono al via.
IL VIA
(articolo 40)
Quando l'ultimo soggetto entra con le zampe anteriori nella casella il mossiere può dare il via e tutti i reggini, nel loro interesse, lasciano il ciuco.
La partenza può avvenire anche spontaneamente, cioè senza bisogno del comando vocale del mossiere. In questo caso il mossiere si limiterà a decidere se la partenza è valida, annullandola con uno sparo.
MOSSA FALSA
(articolo 41)
Il mossiere può annullare la mossa se:
o un binomio ha invaso la casella altrui.
o un binomio ha oltrepassato la linea di partenza prima che si siano create le condizioni per un “allineamento” accettabile.
o la testa di un somaro non è rivolta verso l'arrivo.
DISCREZIONALITA’ DEL MOSSIERE
(articolo 41 bis)
(articolo 41 bis)
Il mossiere ha il dovere di ricercare il miglior “allineamento” possibile, quindi fare in modo che i 5 binomi partano contemporaneamente. Meglio se da fermo. Nel momento in cui, però, la partenza in contemporanea si dimostrasse complessa il mossiere ha facoltà di considerare valide anche le partenze con una somara arretrata, se questa si trova, almeno con le zampe anteriori, dentro la postazione numerata. Il giudizio del mossiere, nel momento in cui è maturato, è inappellabile.
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I PROTAGONISTI DELLE CARRIERE
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I REGGINI
(articolo 42)
I PROTAGONISTI DELLE CARRIERE
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I REGGINI
(articolo 42)
a) La contrada può utilizzare solo il reggino “segnato” alla vigilia. La sostituzione può avvenire solo per gravi e motivati impedimenti, che saranno valutati dal CdG anche pochi minuti prima del via.
b) Una volta disputata (e data valida) la prima batteria, in caso di infortunio al reggino, esso non può essere sostituito. La contrada, se qualificata, torna in partenza solo con ciuco e fantino.
c) Il reggino che subisse l’espulsione da parte del mossiere durante le procedure di partenza non è sostituibile.
d) Non ci sono vincoli di residenza per il reggino che, al pari del fantino, può essere un forestiero, cioè un non residente a Roccatederighi.
e) Il reggino indossa alla partenza una casacca (simile a quella del fantino) con i colori della contrada.
COMPITI DEL REGGINO
(articolo 43)
(articolo 43)
a) Il reggino deve limitarsi a tenere l'animale per la cavezza dirigendolo in postazione e operando in modo da non innervosirlo, né innervosire gli altri.
b) Alla lasciata il reggino deve limitarsi a mollare la presa della cavezza e a non invadere le postazioni altrui procurando disturbo al vicino.
c) Il reggino che crea disturbi o “invade” durante la lasciata può essere allontanato dal mossiere.
d) Al reggino è rigorosamente vietato rincorrere il ciuco dopo il via.
e) Nel caso in cui il mossiere giudichi inadeguato o scorretto il modus operandi ne può determinare l’ammonizione o l’espulsione . Sanzioni a settembre come da articolo 70 e articolo 78.
I CIUCHI
(articolo 44)
(articolo 44)
a) I ciuchi sono i protagonisti della Festa. Vanno nutriti, curati e rispettati prima e dopo le carriere.
b) Non possono in alcun modo essere sostituiti i somari assegnati dopo il sorteggio del mattino. In caso di infortunio dell'animale tale da sconsigliarne la partecipazione alla corsa, il Palio viene disputato senza la contrada interessata.
c) Il ciuco assegnato in sorte al rione è sotto la responsabilità della contrada, che ne dovrà avere cura e rispetto.
d) Sono ammessi alla Giostra solo ciuchi femmine o castroni.
e) Il ciuco scosso può vincere.
I FANTINI
(articolo 45)
(articolo 45)
a) Un fantino può essere sostituito solo per gravi e motivati impedimenti, che saranno valutati dal CdG anche pochi minuti prima del via.
b) Una volta disputata (e data valida) la prima batteria, in caso di infortunio al fantino, esso non può essere sostituito. La contrada, se qualificata, torna in partenza con ciuco scosso e reggino.
c) Il fantino ha l'obbligo di indossare casco e casacca con i colori della contrada.
d) Può utilizzare solo ed esclusivamente i frustini forniti dall'organizzazione.
e) Non può usufruire altri strumenti per sollecitare il ciuco.
f) Il fantino trovato in possesso di strumenti acuminati, elettrici o comunque tesi a sollecitare il ciuco al di fuori della frusta, subisce l’espulsione immediata , con successive ulteriori sanzioni, comminate a settembre, di natura personale (articolo 71) e per la contrada (articolo 79).
g) Il mossiere verifica l’abbigliamento del fantini prima di cominciare le procedure di partenza.
h) Il fantino caduto non può correre dietro al ciuco scosso, né frustarlo, né ostacolare volontariamente, da terra, le altre contrade. Subisce altrimenti l’espulsione da parte dei giudici con squalifica immediata della contrada e ulteriori sanzioni nella riunione del dopopalio, come da articoli 72 e 80.
MAESTRI DI CAMPO E SERVIZIO D’ORDINE
(articolo 46)
(articolo 46)
Il CdG, nella ‘Riunione delle Scelte’, a giugno, individua 4 maestri di campo, deputati a svolgere mansioni di “guida” e servizio d’ordine, nel corteo e nelle carriere.
Dino palla- Collaboratore attivo senior
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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LE CARRIERE
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DISPOSIZIONI VARIE
(articolo 47)
LE CARRIERE
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DISPOSIZIONI VARIE
(articolo 47)
Ad esclusione dell’eccezione prevista all’articolo 36, quando la mossa è valida la corsa non può essere più ripetuta e valgono le seguenti norme:
a) Il ciuco scosso può vincere ma non è consentito al fantino caduto, né a chiunque altro, di rincorrere lo scosso, frustarlo o, peggio ancora, ostacolare volontariamente gli avversari (vedi articolo 45 comma h)
b) E’ lecito, in groppa alla propria somara, ostacolare la traiettoria di corsa degli avversari a partire dalla lasciata.
MALTRATTAMENTI E PRATICHE ILLEGALI SUI CIUCHI
[articolo 48]
[articolo 48]
Eventuali maltrattamenti o pratiche illegali sui ciuchi saranno sanzionate con un’ammenda alla contrada o con l'esclusione dal Palio dell’anno successivo (articolo 81). I responsabili del maltrattamento denunciati alle autorità competenti. Pro Loco e CdG si riservano ogni tipo di azione nei confronti delle contrade, compresi controlli veterinari a sorpresa sugli animali, prima e dopo il Palio. Allo scopo di effettuare tali controlli il capocontrada deve comunicare al CdG, fin dal mattino, il luogo dove viene ricoverato l'animale.
DIVIETO DI LOTTERIE E SCOMMESSE
(articolo 49)
(articolo 49)
In considerazione delle finalità del Palio come celebrazione paesana, è vietato promuovere lotterie o altre iniziative che possano far sorgere interessi economici intorno alla Giostra.
ASSEGNAZIONE DEL PALIO
(articolo 50)
(articolo 50)
Il Palio viene assegnato dopo tre carriere.
Nel corso della prima escono di scena 2 rioni (il 4° e il 5° classificato), i cosiddetti Deboli.
Nella seconda carriera si conclude il palio della 3° contrada classificata, la cosiddetta Esclusa.
Il Palio si disputa infine come duello finale, sempre rispettando la stessa postazione di partenza assegnata con sorteggio. Solo il mossiere può eventualmente derogare a questa disposizione, nel caso di mossa complicata dalla vicinanza dei somari.
Al traguardo, per stabilire il vincitore nel caso di arrivo al fotofinish, si tiene conto unicamente della testa del somaro. Vince quello che per primo tocca la linea bianca. Il verdetto del giudice, una volta ufficializzato mediante alzo della bandiera della contrada vincente, non è più modificabile. Eventuali ricorsi saranno archiviati solo per dovere di cronaca.
La contrada che vince assume il titolo di Vittoriosa, mentre la sconfitta a duello sarà denominata la Battuta. I titoli assegnati secondo il verdetto della corsa rimangono in testa alla contrada fino al palio successivo.
LA CONSEGNA DELLA STOFFA
(articolo 51)
(articolo 51)
A conclusione dell’ultima batteria, una volta acclarata la validità, viene introdotto una sorta di brevissimo cerimoniale. Sia che il Palio si disputi in via Trento che in via Roma, il Capitano del rione sale nella stazione microfonata e cala lui stesso (dal muraglione o dal balcone) la Stoffa nelle mani dei contradaioli festanti.
LA FIRMA DEI VINCITORI
(articolo 52)
(articolo 52)
Il vicario e le rappresentanze del Libero Comune di Roccatederighi si portano al palazzo civico e attendono sul balcone il fantino vittorioso ed il capitano. Entrambi firmeranno il libro delle vittorie. Sarà esposta quindi la bandiera della contrada vincente che rimarrà al balcone fino al 14 settembre.
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LE CONTRADE
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I CONFINI DELLE CONTRADE
(articolo 53)
LE CONTRADE
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I CONFINI DELLE CONTRADE
(articolo 53)
Il paese è diviso in 5 rioni, che comprendono le località di seguito descritte:
Ø Torre (l’antico castello fino alla piaggia delle Due Porte, campagne che si estendono sotto i massi: Rocche, Onorate, Piane)
Ø Corso (via del Piano, strada privata del Mulino, via Gorizia fino alle abitazioni sotto al Campino, piazza Garibaldi, via Vittorio Emanuele )
Ø Tramonto (via Trento, Casa di Gioma, campagne che si sviluppano lungo la Sp Meleta in direzione di Montemassi)
Ø Nobili (via Roma, via Gorizia fino al nucleo di abitazioni che fronteggia il campo di Martino, Case Nove, Vignoli, Belvedere)
Ø Ventosa (Via della Repubblica, via Monfalcone, via delle Cortine)
SOVRANITÀ
(articolo 54)
(articolo 54)
Ogni contrada è sovrana nel proprio territorio, sul proprio popolo e nella gestione dei ruoli e delle varie attività. Sono fatte salve le deroghe per l’applicazione di provvedimenti sanzionatori come da regolamento.
IL CAPOCONTRADA
(articolo 55)
(articolo 55)
Ogni contrada è rappresentata da un responsabile, chiamato capocontrada, che viene ufficializzato ogni anno nella seconda seduta di novembre del CdG. La variazione di questa carica durante l'anno deve essere comunicata al CdG. Il capocontrada rappresenta le istanze del rione ed ha potere decisionale per conto della contrada stessa.
DELEGATI CON MANSIONI SPECIFICHE
(articolo 56)
(articolo 56)
La contrada si organizza nelle forme che ritiene più opportune. Oltre al capo contrada possono essere nominati delegati con ruoli particolari e/o compiti specifici. Nelle riunioni con il CdG il capocontrada assente deve delegare per scritto il sostituto.
IL POTERE DEGLI “INVESTITI”
(articolo 57)
(articolo 57)
Le decisioni, le scelte e gli interessi della contrada, in seno agli organi di gestione del Palio, sono esercitati soltanto dai rappresentanti ufficialmente “investiti”. Parimenti gli organi di gestione del Palio non devono prendere in considerazione richieste o decisioni provenienti da chi non ha mandato di rappresentanza.
DIRITTI
[articolo 58]
[articolo 58]
La contrada ha diritto ad una gestione autonoma dei suoi beni.
Ha diritto ad essere tenuta aggiornata su ogni decisione che riguardi il Palio.
Ha diritto a vedere rappresentati i propri interessi nelle riunioni ad hoc.
DOVERI
(articolo 59)
(articolo 59)
La contrada non deve venire meno allo spirito del Palio.
Accetta i verdetti dei giudici e del CdG e “paga” le sanzioni.
E’ tenuta al rispetto del presente regolamento e dell'avversario, di cui non si possono oltraggiare i simboli. Sanzioni all’articolo 83.
I BENI INVIOLABILI DELLA CONTRADA
(articolo 60)
(articolo 60)
La contrada detiene alcuni beni di particolare significato che appartengono al suo patrimonio e sono di uso esclusivo. Questi “simboli” rappresentano la storia e l'identità della contrada. Ecco l’elenco, che ovviamente andrà ad ampliarsi negli anni a venire:
- Le stoffe vinte
- Monture, stendardi e bandiere caduti in disuso
- Il vessillo con le insegne da parata
- I vessilli da apporre nelle chiese
- Gli stemmi esposti nelle pubbliche vie
- La casacca del fantino
- La casacca del reggino
- La gualdrappa del ciuco
COMITATO DI GARANZIA E CONTRADE
(articolo 61)
(articolo 61)
Il CdG ha un compito di servizio e di garanzia verso le contrade. E’ arbitro di eventuali dispute tra le contrade, garantisce la pacifica convivenza. Contrade e CdG collaborano nel rispetto dei rispettivi ruoli.
Il CdG assume anche un ruolo di sintesi e mediazione nel rapporto tra Pro Loco e contrade.
LA BACHECA DI CONTRADA
(articolo 62)
(articolo 62)
E’ auspicabile che ogni contrada individui un luogo, nel suo territorio, per la collocazione di una “tavola” per l'affissione delle comunicazioni.
PRIVILEGIO DELLA VITTORIOSA
(articolo 63)
(articolo 63)
In paese e negli appuntamenti extrapaesani la contrada Vittoriosa ha un posto di primo piano per tutto l'anno.
Fino al 14 settembre i suo colori sono apposti nella chiesa di San Martino, sul fronte del centro civico e sulla sommità della torre civica.
Sul fronte del centro civico la contrada Vittoriosa potrà apporre una targa con i propri colori da mantenere tutto l'anno a partire dal 14 settembre fino all'inizio del Palio dell'anno successivo definito agli articoli 12 e 13.
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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POST PALIO
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OMAGGIO E RINGRAZIAMENTO
(articolo 64)
POST PALIO
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OMAGGIO E RINGRAZIAMENTO
(articolo 64)
La mattina del 15 agosto i vessilli delle contrade sulle pareti della Chiesa saranno disposti secondo il nuovo ordine di arrivo. La domenica successiva al 15 agosto, il capitano, la dama e il paggio del rione vincente si recano alla Santa Messa con le monture ed il cencio appena conquistato. In Chiesa viene lasciato il Palio che vi rimarrà esposto fino al 14 settembre. La contrada vincente ne potrà disporre per la cena della vittoria o per altre manifestazioni di contorno, ma sempre riportandolo in Chiesa al termine. Il sabato più vicino al 14 settembre il Palio entra definitivamente in contrada, dove si svolge una festa.
LA STOFFA VA CONSERVATA CON CURA
(articolo 65)
(articolo 65)
La contrada (e non fantini, capitani o semplici contradaioli) è la proprietaria in perpetuo della Stoffa.
La contrada ha l'obbligo di conservarla nel modo migliore possibile, così da garantirne la conservazione nel tempo.
La contrada deve informare la Pro Loco di eventuali danneggiamenti, sparizioni o deterioramenti subiti.
In caso di iniziative della Pro Loco (per esempio l’uso delle Stoffe a fini espositivi o culturali) la contrada è tenuta a metterle a disposizione per il tempo richiesto.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA - INVENTARIO DEI CENCI PRESENTI IN CONTRADA
Ogni contrada, entro la data dell’8 maggio 2009 deve comunicare al CdG l’inventario delle Stoffe vinte e la persona che le detiene. In questa data deve anche comunicare il nome del capocontrada, che resterà in carica almeno fino alla seduta d’autunno del CdG del 2009.
LA TENUTA DEL REGISTRO DEL PALIO
(articolo 66)
(articolo 66)
Con l’edizione 2009 ri-nasce il Registro del Palio, dove vengono annotate tutte le cronache e conservati i documenti prodotti ogni anno nei giorni della Giostra. Il Registro verrà tenuto nell’archivio della Pro loco e compilato unicamente dallo “storico” del Comitato di Garanzia.
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LA BLINDATURA
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DEROGHE AL REGOLAMENTO
(articolo 67)
LA BLINDATURA
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DEROGHE AL REGOLAMENTO
(articolo 67)
Le deroghe al Nuovo Regolamento del Palio hanno carattere di assoluta eccezionalità e temporaneità. Per modificare il Nuovo Regolamento c’è bisogno di almeno 8 favorevoli nell’assise composta da 12 membri (i 7 del Comitato di Garanzia e i 5 rappresentanti delle contrade).
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Re: NUOVO REGOLAMENTO DEL PALIO (approvato dalla Pro Loco il 15 gennaio 2009)
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APPENDICE AL REGOLAMENTO
(GIUDIZI E SANZIONI)
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PROVVEDIMENTI ALLE PERSONE
ARTICOLO 68 - Disposizioni relative agli art. 25 e 26
APPENDICE AL REGOLAMENTO
(GIUDIZI E SANZIONI)
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PROVVEDIMENTI ALLE PERSONE
ARTICOLO 68 - Disposizioni relative agli art. 25 e 26
Ai monturati che, in passeggiata, durante il Palio o nello svolgimento delle iniziative protocollari, tengono comportamenti non consoni al ruolo, disattendendo quanto disciplinato agli articoli 24 e 25, sarà impedito di indossare le vesti l’anno successivo. Solo in caso di gravi azioni la punizione può essere allungata a discrezione del CdG.
ARTICOLO 69 - Disposizione relativa all’art. 38
Il fantino, il reggino o il capocontrada che aggredisce i giudici, verbalmente o fisicamente, anche se non ammonito o espulso dal mossiere, è sottoposto a giudizio sulla base di testimonianze, documenti fotografici o filmati. Si possono applicare sanzioni personali: da 1 a 5 palii di squalifica, nei casi gravi la radiazione
ARTICOLO 70 - Disposizione relativa all’art. 43 (comma e)
Il reggino che si comporti in modo scorretto nella fase della mossa è sottoposto a giudizio solo se è stato ammonito o espulso dal mossiere. Rischia da 1 a 5 palii di punizione.
ARTICOLO 71 - Disposizione relativa all’articolo 45 (comma f)
Al fantino che viene scoperto dai giudici (mossiere e CdG), in qualsiasi fase del Palio, in possesso di strumenti acuminati, elettrici o comunque tesi a sollecitare il ciuco, al di fuori della frusta, si applica la squalifica immediata dal Palio senza possibilità di sostituzione per la contrada, che si presenta comunque al via con reggino e ciuco.
Lo stesso fantino è sottoposto a giudizio sulla base di documenti fotografici o filmati forniti al CdG prima della riunione del dopo-palio.
Le sanzioni personali per questo tipo di infrazione variano da 1 a 5 palii di squalifica. La recidiva comporta la radiazione.
ARTICOLO 72 - Disposizione relativa all’articolo 45 (comma h)
Il fantino che, dopo essere caduto, rincorra il ciuco, lo frusti, oppure ostacoli volontariamente un binomio avversario, subisce una sanzione personale da 1 a 5 palii di squalifica. La recidiva comporta la radiazione.
PROVVEDIMENTI ALLA CONTRADA
ARTICOLO 73 - Disposizione applicativa dell’art. 24
ARTICOLO 73 - Disposizione applicativa dell’art. 24
La contrada che rinuncia a portare almeno la somara e il reggino titolare in partenza nelle prove del pomeriggio è sottoposta a giudizio con sanzione pecuniaria compresa tra 20 e 100 euro. Nella serata del Palio lo speaker dà notizia, con enfasi, del mancato rispetto della regola.
ARTICOLO 74 - Disposizioni relativa agli art. 25 e 26
La pena per aver tenuto con negligenza e superficialità le vesti assegnate è stabilita a discrezione del CdG.
Parimenti, i monturati che, in passeggiata, durante lo svolgimento del Palio o nello svolgimento delle iniziative protocollari, tengono comportamenti non consoni al ruolo, sottopongono a giudizio la rispettiva contrada con sanzioni a discrezione del CdG. Esemplificando: si può andare dalla retrocessione nel corteo dell’anno successivo alla mancata erogazione di premi e contributi, all’obbligo di svolgere opere in favore del Palio. Nella serata del Palio dell’anno dopo lo speaker dà notizia, con enfasi, della punizione.
ARTICOLO 75 - Disposizioni relativa all’art. 31
Se il fantino della contrada non prende parte al corteo o si inserisce nella passeggiata quando essa è già avviata, il rione è sottoposto a giudizio con sanzione pecuniaria compresa tra 20 e 100 euro. Nella serata del Palio lo speaker dà notizia, con enfasi, del mancato rispetto della regola.
ARTICOLO 76 - Disposizioni relativa all’art. 34
La contrada che anticipa il segnale di via libera alla “sgambata” è sottoposta a giudizio con sanzione pecuniaria compresa tra 20 e 100 euro.
ARTICOLO 77 - Disposizioni relativa all’art. 38
E’ applicata una sanzione pecuniaria (20 - 200 euro) alla contrada se il fantino, il reggino o il capocontrada aggredisce i giudici, verbalmente o fisicamente, anche se non viene ammonito o espulso dal mossiere.
ARTICOLO 78 - Disposizioni applicativa dell’art. 43 (comma e)
Il reggino che si comporti in modo scorretto è sottoposto a giudizio, con sanzione pecuniaria per la contrada compresa tra 20 e 100 euro, ma solo se è stato ammonito o espulso dal mossiere.
ARTICOLO 79 - Disposizioni applicativa all’art. 45 (comma f)
Il fantino che, in qualsiasi fase del Palio, viene scoperto dai giudici (mossiere e CdG), in possesso di strumenti acuminati, elettrici o comunque tesi a sollecitare il ciuco al di fuori della frusta, oltre a subire l’espulsione immediata e la sanzione personale di cui sopra (Articolo 71), sottopone a giudizio (per responsabilità oggettiva) la contrada che lo ha scelto. La stessa contrada può essere condannata sulla base di documenti fotografici o filmati forniti al CdG prima della riunione del dopo-palio.
La sanzione pecuniaria prevista per la contrada varia da 100 a 200 euro.
Se lo stesso abuso, in qualsiasi fase del Palio, risulta commesso da un contradaiolo, chiaramente identificabile come tale, il CdG applica al rione identica punizione.
ARTICOLO 80 - Disposizioni relativa all’art. 45 (comma h)
Il fantino che, dopo essere caduto, rincorra il ciuco o lo frusti, oppure ostacoli volontariamente un binomio avversario, oltre a subire la sanzione personale di cui sopra (articolo 72), sottopone la contrada a giudizio per responsabilità oggettiva con sanzione pecuniaria (da 100 a 200 euro).
ARTICOLO 81 - Disposizioni relativa all’art. 48
La cattiva cura, i maltrattamenti o le pratiche illegali sui ciuchi scoperte prima, durante o dopo la corsa, negli eventuali controlli a sorpresa decisi da CdG e Pro Loco, vengono sanzionati con un’ammenda alla contrada (da 100 fino a 500 euro) ed eventualmente con l'esclusione dal Palio dell’anno successivo.
ARTICOLO 82 - Invasione del tracciato
E’ considerata invasione di pista l'ingresso di una o più persone sul tracciato di gara, davanti alla corsa o a ridosso dei ciuchi. Questa situazione, pur non sanzionata dai giudici (articolo 36), può essere approfondita e giudicata del CdG sulla base di testimonianze dirette, prove fotografiche o filmate. La sanzione nei confronti della contrada - solo se gli “invasori” sono ad essa direttamente collegabili - va da un minimo di 50 euro (nei casi in cui non ci sia stato condizionamento sull'esito del palio) ad un massimo di 200 euro se il disturbo è evidente. Nessun provvedimento può modificare il verdetto del giudice di arrivo. Nel caso l'invasione abbia impedito lo svolgimento del Palio si infligge alla contrada un anno di squalifica.
ARTICOLO 83 - Disprezzo di simboli e beni inviolabili
Chi danneggia, si appropria o oltraggia i simboli o i cosiddetti beni inviolabili di un’altra contrada (articolo 60) espone se stesso e il proprio rione al pubblico ludibrio. Nella serata del Palio lo speaker dà notizia, con enfasi dei fattacci. La pena, a discrezione del CdG, potrà essere scontata anche attraverso opere in favore del Palio.
APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI
ARTICOLO 84 - Aggiornamenti sull’entità delle punizioni
Il CdG ha facoltà, negli anni a venire, di aggiornare l’entità delle pene pecuniarie qualora le ritenesse anacronistiche. Tali aggiornamenti sono approvati a maggioranza semplice nel consesso dei 12 (CdG allargato ai capicontrada).
ARTICOLO 85 - Pubblicazione dei verdetti
I verdetti definitivi, a gennaio, vengono pubblicati nella bacheca della Pro Loco situata in via Vittorio Emanuele II.
ARTICOLO 86 - Annotazioni a futura memoria
Il CdG annota nel proprio registro le sanzioni comminate airioni, ai fantini, ai reggini, ai responsabili di contrada, ai monturati che abbiano tenuto comportamenti sconvenienti.
ARTICOLO 87 - I bindoli
Le contrade sono chiamate a saldare le sanzioni in denaro entro la Riunione delle Scelte, a giugno. Nel caso di mancato pagamento, alla cena della vigilia e poi di nuovo nella serata del Palio, sarà data notizia, con enfasi, dell’insolvenza. Il Cdg si riserva anche di applicare altre disposizioni, a propria discrezione, per “marchiare” la contrada per il debito non coperto.
La scadenza per scontare pene diverse (onte, lavori, etc) è fissata a discrezione del Cdg.
ARTICOLO 88 - Esecuzione e verifica dell’applicazione delle pene
Il compito di verifica dell’applicazione delle pene, compresa la riscossione delle sanzioni, spetta al CdG, che in caso di conclamata disobbedienza può arrivare alla decisione di squalificare la contrada reproba.
ARTICOLO 89 - Conversione della pena
A discrezione del CdG alcune pene, tra le violazioni più blande, potranno essere sostituite con opere a favore del Palio o con attribuzione alla contrada di segni di pubblico dileggio.
ARTICOLO 90 - Provvedimenti discrezionali
Il CdG si riserva di prendere, a propria discrezione, provvedimenti eccezionali non riconducibili a norme specifiche del presente regolamento, ma in palese contrasto con lo spirito del Palio di Roccatederighi.
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