SONETTI PER SCORNARSI E SORRIDERE

premessa: encomiabile il tentativo di sdrammatizzare e ridersi addosso
corpo: il ricorso alla satira (e all'auto-satira) è conseguenza di un argomento di cui se ne parla troppo e a sproposito
conclusioni: dino non farà mai il paroliere del cantastorie!!!!!

Voglio interpretare in modo positivo la tua analisi del testo.
In fondo hai ragione. Non farò il paroliere del cantastorie (a prescindere dalla poesiola) e l'autoironia mi piace tanto. Perchè si parla di me...

Riguardo al "troppo e a a sproposito" basterebbe però contare e rileggere il numero degli interventi in quel topic per evitare - come chiedi tu a Mari per il campino delle scuole - di non fare qualunquismo individuando chiaramente (se hanno delle colpe) i cosiddetti "passionisti dello sproposito". Ti sorprenderai nello scoprire chi sono i migliori postatori

dino tranqui, in modo assolutamente positivo!!!
parlo del "mucchio": delle 34 pagine di post sarebbe interessante contare interventi "costruttivi" e separarli da beghine, puntolini, perifrastiche e metafore. dopodiche il qualunquismo sparirebbe di colpo.
un post di charlie (che sollevò compiacimenti) sentenziò "ora et labora" = e ora al lavoro!!!
sto sinistramente paragonando il lavoro dell'ABC a quello della commisione per il palio....forse dino mi capisci

In risposta all'amico Dino Palla

O caro Dino sarò sincero
La tua poesiola è bella davvero

Mi fa piacere che nell'ABC
Ci sian persone che reagiscon così

Con umorismo, sarcasmo e ironia
Hai messo in riga tutta la compagnia

Il nipote di Galeno, ti garantisco, fra passi indietro e ritorsioni
Sa distinguere i brocchi dai campioni

Ed è per questo amico prediletto
Che a te porto grande rispetto

A te, Aquila, Rocco, Pua e Magilla, con questa rima
voglio rinnovare la mia incondizionata stima

Sugli altri, dell'ABC, Dio mi perdoni
tengo per me pareri ed opinioni

Ora ti saluto amico caro aspettando più di ogni altra cosa
la tua sagace risposta in prosa.

A.B.C.

E' ridente 'sto borghetto
appoggiato su trachite
tra il più giovane el vecchietto
conta quasi mille vite

Al Comune un gli si piace
vuoi per storia, per cultura
dello scoglio di chi un tace
ne farebbero pianura

Si starebbe meglio soli
già pe' nonni erano morbi
la parola scritta voli
che ci s' entra noi coi sorbi

Ma la legge lo impedisce
un si divide 'sto comune
e la rocca partorisce
di un' idea un sol barlume

Che la gente ancora conti
che tu possa dir la tua
non facciamo troppo i tonti
l' occasione è con il Pua

Tutti uniti si può fare
e ridare a tutti un dì
la speranza di contare
viva viva l' ABC.

Scommetto che c'hai messo meno di mezz'ora...

A dire il vero molto meno.

Lo immagnavo. Io mi devo sforzà parecchio invece. Ma dice che - allenandosi - un po' come tutte le cose, si riesce a migliorare e partorire più rapidamente e con meno fatica. MOLTO BUONISTA LA TUA POESIA, ci voleva...

WW LA ROCCA

Vi voglio raccontare senza fretta
La storia di sei amici rocchigiani
Che una mattina trovandosi in piazzetta
Decisero di cambiar della Rocca il domani

I loro nomi che ormai sono leggenda
Riecheggian fra le nostre vecchie mura
Fra tante chiacchere e qualche merenda
Al cambiamento han dato la stura

Vi potete immaginà che parapiglia
Fra gli amministratori ed i politici di mestiere
Che, prima con rabbia poi con meraviglia
Han dovuto buttar giù l'amaro bicchiere

Ma la trovata, quella si sensazionale
L'ha avuta il nostro baldo giornalista
Che con il suo fare affabile e gioviale
Ha convinto il PUA ad andà in lista

Che vi devo dì o rocchigiani
Le cose sono andate più o meno così
Se volete continuar a sperar nel domani
Bisogna che vi affidiate all'ABC

Visto che di politica non me ne intendo vi ammordo con un'altra poesiola frivola

IL SENSO CIVICO A COMANDO

Gli Amici per il Bene Comune
per bocca dei più alti dirigenti
al rocchigiano dicon "vota PUA per il Comune"
se hai senso civico non puoi far altrimenti

Per la Provincia ne puoi fare a meno
il senso civico mettilo nel cassetto
in lista c'è il nipote di Galeno
non voterai mica quell'inetto

Il buon Rocco, che è coerente, sostiene il contrario
ma gli risponde il biciclettaio col magone
non varrai mica votà quel mercenario
sto sfrontato più d'una volta mi ha messo in discussione

Ma la cosa più incresciosa, son sincero
è, che Galenino invece di pentirsi
facendo mea culpa per davvero
risponde impenitente ai post degli ABCisti

Io che son il povero testa secca mi domando
come si può chiedere ai rocchigiani
di usare il senso civico a comando
e questi sarebbero i politici del domani?
Peter mod:

Maremma cagnona, Testa secca sforna poesie come brioches... e ribadisce concetti che mi pare, da qualche parte, di aver già sentito...

O che si deva fa? Noi ci si diverte così.

a casa ho un paio di copie dei telerocca degli anni '60, che ogni tanto rileggo, pur non conoscendo a pieno tutti i personaggi.

queste manifestazioni di arte paesana però ce le vedrei bene in un telerocca del 21° secolo

Forse si riuscirebbe a leticà anche su quello! Ma in fondo - come direbbe Andrea e come scrisse una volta Ginestra - CI SI VUOLE BENE!!!

Rocco ha scritto:a casa ho un paio di copie dei telerocca degli anni '60, che ogni tanto rileggo, pur non conoscendo a pieno tutti i personaggi.

queste manifestazioni di arte paesana però ce le vedrei bene in un telerocca del 21° secolo

Dai Rocco partecipa anche te in fondo è divertene.

dai! io fo le fotocopie e poi le spillo!!!!

Il mio amico testasecca mi ha passato una poesia a me piace e la scrivo

ALLA ROCCA

Stamani o Rocca mia mi son svegliato
e preso da un irrefrenabile sentimento
so corso giù verso il Fossato
per ammirar da lì il tuo slependido finimento

Io so di parte, qui lo dico schietto
quando ti guardo così bella e fiera
un fremito mi attraversa il petto
non so se sei realtà o chimera

Da secoli dall'alto di quei massi
sorvegli la maremma grossetana
per i rocchigiani quelli non son solo sassi
ma un luogo di ritrovo e di mattana

Se ci vieni d'Agosto poi è un incanto
puoi vedè la festa medievale
c'è il Palio che per noi è un gran vanto
quando parton le somare la tensione sale

Piazzetta, San Martino, San Sebastiano
chi ci viene anche per una sola volta
si sente come d'incanto rocchigiano
e il tuo ricordo per sempre nel cuore porta

Io che ci sono nato nel sessantotto
e così come me anche i miei avi
più d'una volta ho fatto fagotto
per ritornar da te che mi chiamavi

Voglio concluder così questo mio scritto
dedicato a te o terra mia
dicendoti bello chiaro a dritto
solo fra le tue mura mi sento a casa mia