l'incapacità di ascoltare l'altro

ok, se cè una cosa che a me fa girare le p...e sono le persone menefreghiste ed egocentriche troppo impegnate ad esaltare le proprie situazioni o a commiserarsi, incapaci di ascoltare quello che gli altri hanno da dire.
Vi è mai capitato di parlare con qualcuno che vi da impressione che non vi stia considerando nemmeno di striscio perchè è troppo impegnato a pensare a cosa dire dopo?
o di raccontare a qualcuno una propria esperienza che viene subito messa in secondo piano da qualche altra di maggiore spessore?
o peggio ancora di essere interrotti mentre parlate?
a me sì, forse dipenderà anche dal lavoro che faccio che mi porta a parlare con parecchia gente in capo alla giornata,ed è una cosa che mi da sui nervi.
tant' è che ho praticamente smesso di raccontare per evitare di mandare a quel paese qualcuno.
purtroppo mi sono reso conto che tantissime persone non sanno ascoltare, che pensano a loro stessi e basta, ma è difficile costruire una società senza comunicazione.
ciao a tutti, domattina mi troverete al mercato

..Vero sono assolutamented'accordo con te!!A volte mi capita di parlare e di non essere minimamente considerata,anzi prma ke abia fiito il discorso..mi si parla sopra!!Lo detesto!

E' vero quanto mi fa incavolare quando parli con qualcuno che ad un certo punto sparisce con lo sguardo nel nulla, perché sta pensando a quello che deve dire o pensa ai cavoli suoi.....oh dillo che un te ne frega nulla di quello che dico. Però qualche volta mi accorgo che succede anche a me di spengere la lampadina mentre un altro chiacchera.

Per motivi professionali ed anche di interesse personale mi ritengo un esperto di linguaggio non verbale, di linguaggio del corpo, oltre che di tecniche del linguaggio; vi assicuro che per evitare le situazioni di cui avete parlato ci sono formule assolutamente valide!

Oh....suggeriscicele!

sì, io 'sto difetto ce l'ho proprio di nascita. Avessi davanti, a colloquio, anche la persona più interessante di 'sto mondo o la donna più fascinosa, riuscirei ugualmente, ogni tanto, a gettare lo sguardo oltre, a dare la sensazione (?!) di brevi, inopportune, fastidiose distrazioni. E mi capita pure di parlare sopra agli altri prima che abbiano finito il loro discorso, proprio per non dimenticare ciò che IO vorrei dire. C'è davvero un rimedio?? Il linguaggio del corpo un pò l'ho studiato e c'è stato un periodo in cui esaminavo i cristiani che mi stavano davanti provando ad interpretare certe "mosse".

Beh, ragazzi, avete pensato che una delle ragioni per le quali è nato il forum è propio questa? Per dar modo di parlare senza essere interrotti... e vi pare poco? Tutti, dico, tutti abbiamo provato quello che dice Samuel, cioè di essere interrotti mentre parliamo o di non essere ascoltati. Quì invece puoi dire la tua opinione fino in fondo senza interruzioni e pensando a quello che dici, magari ogni tanto ti fermi a rileggere quello che hai detto e correggi qualcosa che non volevi dire. E non ci sono i timidi che non parlano perché temono smentite o prepotenti (verbali) che possano rimbeccarti ogni cosa, le armi sono uguali per tutti.
E questa sezione del forum è propio adatta per sfogare in pensieri che tante volte abbiamo tenuto dentro di noi, forza ragazzi, riempiamo lo
'sfogatoio'!

Provo a spiegarvi le 4 tecniche più semplici quelle che può tentare di applicare anche la persona alle prime armi: 1) MODULAZIONE E RITMO: nel parlare con il nostro interlocutore è necessario usare un tono di voce che sia molto vario con tratti quasi urlati alternati a tratti quasi sottovoce (chiaramente questa è una esagerazione) stessa cosa per quello che riguarda il ritmo bisogna alternare tratti parlati velocemente a tratti molto lenti e scanditi. Di solito infatti una modulazione ed un ritmo piatti tendono ad annoiare l' interlocutore che tenderà a distrarsi. 2) SGUARDO NEGLI OCCHI: altrettanto importante è cercare con lo sguardo gli occhi dell' interlocutore, lui si deve sentire coinvolto e non deve avere possibilità di distrarsi. 3) DOMANDE DI VERIFICA: questa è forse la tecnica più efficace e consiste nel tenere altissima la concentrazione dell' interlocutore sollecitandolo ogni volta che finisce una frase con una domanda cosiddetta "di verifica" (giusto? ok? ci siamo? mi segui?) non è neanche necessario che l' interlocutore ci risponda ma la domanda suona al suo orecchio come una sveglia che non gli consente di abbassare la guardia. 4) FERMARSI: ogni volta che ci accorgiamo che mentre stiamo parlando l' interlocutore accenna a distrarsi occorre che ci fermiamo subito, sarà lui a sentirsi a disagio e riinizierà a concederci la sua attenzione.

Wow....Però l'Admin ha davvero ragione!Io di natura sono piuttosto timida ma qui mi sento completamente a mio agio!!!

Grazie Aquila per le quattro regole , semplici ma credo che siano funzionali , almeno in certi casi , altrimenti passeremo alle maniere forti , prendendogli un braccio o pestandogli un piede , scherzo .... Il forum come dice Admin ,è l'ideale , almeno non veniamo interrotti però non sappiamo se veniamo ascoltati (letti ) , ho la sensazione che a volte anche i post vengono scavalcati e prosegue la discussione come se tu non avessi scritto nulla .

[quote="Aquila"]Provo a spiegarvi le 4 tecniche più semplici quelle che può tentare di applicare anche la persona alle prime armi: 1) MODULAZIONE E RITMO: nel parlare con il nostro interlocutore è necessario usare un tono di voce che sia molto vario con tratti quasi urlati alternati a tratti quasi sottovoce (chiaramente questa è una esagerazione) stessa cosa per quello che riguarda il ritmo bisogna alternare tratti parlati velocemente a tratti molto lenti e scanditi. Di solito infatti una modulazione ed un ritmo piatti tendono ad annoiare l' interlocutore che tenderà a distrarsi. 2) SGUARDO NEGLI OCCHI: altrettanto importante è cercare con lo sguardo gli occhi dell' interlocutore, lui si deve sentire coinvolto e non deve avere possibilità di distrarsi. 3) DOMANDE DI VERIFICA: questa è forse la tecnica più efficace e consiste nel tenere altissima la concentrazione dell' interlocutore sollecitandolo ogni volta che finisce una frase con una domanda cosiddetta "di verifica" (giusto? ok? ci siamo? mi segui?) non è neanche necessario che l' interlocutore ci risponda ma la domanda suona al suo orecchio come una sveglia che non gli consente di abbassare la guardia. 4) FERMARSI: ogni volta che ci accorgiamo che mentre stiamo parlando l' interlocutore accenna a distrarsi occorre che ci fermiamo subito, sarà lui a sentirsi a disagio e riinizierà a concederci la sua attenzione.


molto interessante, proverò ad attuarle per vedere se la situazione cambia, grazie.
per ora usavo quella a "mitraglia" ,cioè scandire velocemente le parole e sintetizzarle, necessitando di meno tempo forse si rischia di perdere meno l'attenzione;ma è molto faticosa e poco soddisfaciente.