Cronaca di una nevicatella abbondantina - marzo 2010

Molto spesso mi viene chiesto dai turisti: ma qui da voi ci nevica molto?...e io che fino ad ora avevo visto solo come nevicate un po' più consistenti quelle del gennaio 79 e 85 ho sempre risposto: molto no ...un poco ogni tanto.

Io sono convinto che se raccontassimo quella di quest'anno non ci crederebbero in tanti e forse si farebbe la figura degli esagerati. Certo che per chi vive in montagna una situazione del genere è ordinaria, ma per noi che abitiamo a due passi dal Tirreno e vediamo l'Elba e la Corsica dalle nostre finestre è quantomeno insolita e fa notizia.

Cominciò quando tutti dormivano meno Cecilia, che alle 3 e 05 della mattina da questi schermi dette l'annuncio ai rocchigiani e al mondo....Nevica zucchero.

Alle 8 già i primi camion bloccati e in tanti a spinger macchine in salita di quelli che...meglio una ruota libera senza catene tanto ce la dovrei fa...

A mezzogiorno s'era a questo punto e già sembrava tanto.

Dopo aver lavorato tutto il primo giorno (9 marzo) fino a tarda notte per soccorrere i tanti automobilisti rimasti bloccati nei dintorni, la mattina dopo molto presto i vigili del fuoco erano già sul posto per spostare con la gru pullman, camion e autovetture che bloccavano la strada tra la Rocca e Roccastrada, tanto che neppure le ruspe e gli spazzaneve potevano raggiungere il paese.

Ma in via Trento a loro volta i vigili rimangono bloccati. Qui la strada si era rialzata di un metro e il camion in cima al montino di neve affonda di lato e si inclina su un fianco un po' troppo a ridosso di una macchina parcheggiata e sepolta.

Vincenzo guarda divertito il suo locale pensando di cambiargli nome...Rifugio il Corso.

Perché anche te un ti metti sotto? Io sarei già cotto. Qui il lavoro è impegnativo, borbottò Barbato un po' seccato, al giovanotto dietro l'obbiettivo.

Te un c'hai altro da fa che le riprese, Maremma maiala? Posa st'arnese e va' a prende la pala.

Anche il poro Gino lo diceva in modo bonario “è tutto sbagliato è tutto da rifare”

... che mondo al contrario! i giovani a far ruzze e i vecchi a lavorare.

La cronaca non sarebbe finita. Subito dopo l'evento avevo scritto tutta la cronaca in versi e la stavo postando a puntate, poi mi ero interrotto perché, occupato in ben altro, non avevo proprio né tempo né voglia. Ora, anche se anacronistici, vorrei finire di postarli visto che ormai sono già scritti, così spero di far contenti tutti coloro che mi hanno dimostrato di essersi divertiti a leggerli.

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