L'isola che non c'é.....

L’isola che non c’é..

Ho visto due Rocchigiani D.O.C.G. (abbondantemente adulti e vaccinati) tentare uno scasso. La mia presenza li ha fatti desistere. Provavano di entrare nella casa di un Rocchigiano oltre modo mite,onesto e generoso. Mi avessero messo a scelta fra un schiaffo forte e non avere mai visto quello che ho visto avrei scelto lo schiaffo. Un vero shock, un’immensa difficoltà a comprendere, un dolore... Poi mi sono ripreso e quando sono venuti i carabinieri ad interrogarmi ho detto quello che ho visto, ma non ho avuto il coraggio di fare i nomi. Mi sono reso penalmente responsabile di omissione di verità, di dichiarazione non del tutto completa. Ne ero e ne sono ancora lucidamente consapevole. Però ho fatto un ragionamento tutto mio che ai carabinieri è impossibile raccontare. Solo per questo lo scrivo sul Forum, per sapere se anch’io mi sono reso colpevole nei confronti del paese di una colpa, più o meno grave. Ora succede che da sempre abbia guardato alla Rocca come ad un castello, libero e bello, capace, sopratutto, di scandire i ritmi del suo “Essere” in una sorta di “autogestione complessiva delle cose paesane” dentro le quali il senso, più o meno profondo,di appartenere ad una piccola comunità, l’amicizia, la solidarietà, la buona accoglienza, la ricerca del bene collettivo fossero i caratteri fondanti e peculiari del nostro sentirsi Rocchigiani; della fortuna ricevuta nell’essere nati sopra uno sperone di roccia che ci evidenzia dentro l’azzurro del cielo senza nessuna scusa d’essere nascosti da un bosco, da un monte, dall’insenatura di un golfo.
Sono un modesto sognatore, ma non disconosco la realtà e dunque vedo che le cose non sono mai come vorremmo che fossero. In ogni tempo e in ogni luogo esistono persone per bene e persone poco per bene. Poi c’è la pace e la guerra, il coraggio e la viltà, la fratellanza e l’inimicizia,l’amore e l’odio, la giustizia e l’ingiustizia, la ricchezza e la povertà... Nessuno è perfetto, per fortuna. Così guardando attorno, è chiaro anche a me che la Rocca non può essere “l’isola che non c’è”, ma quando nel nome del nostro paese ci incontriamo nelle assemblee, quando ci confrontiamo e ci dividiamo per capire meglio quali feste fare, quali critiche o quali lodi avanzare alla ProLoco e al Sindaco del nostro Comune, a me piace sperare, ogni volta, che la Rocca sia davvero “l’isola che non c’è”.
Gli antichi Statuti del castello di Roccatederighi ci ricordano l’alto senso civico e di appartenenza che avevano i nostri antenati. Sarebbe bene che ognuno di noi li rileggesse: io per primo. Anche allora esistevano i ladri, le guardie e i tribunali. Di sicuro, seppure non codificato, esisteva il perdono e la distinzione fra un reato gravissimo e un reato più lieve. Non riferendo i nomi dei due ladruncoli, maldestri quanto cretini, ho avuto la presunzione di rileggere, a modo mio, gli Statuti della Rocca e l’umana pratica del perdono e della compassione. Dentro di me ho intensamente sperato che gli autori del tentato furto si facessero vivi. Tutti noi possiamo commettere una sciocchezza. Avrei voluto avvisarli della "mia personale condanna e del perdono". Sono ancora in tempo perché la pena di pagare con 50,00 euro il danno che hanno fatto alla finestra è davvero mite, così come la sanzione del ritiro per due anni della qualifica di Rocchigiani D.O.C.G.
.. Sono trascorsi più di venti giorni e non l’hanno ancora fatto…
Affido agli amici del Forum questo racconto convinto che parlando anche dei nostri difetti e dei nostri limiti sia il modo migliore per volere bene al nostro paese. Nel frattempo canto e ripropongo alla vostra attenzione una vecchia canzone di Edoardo Bennato.
BUON NATALE ROCCA!

L’isola che non c’è.

Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.
Forse questo ti sembrerà strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
Son d'accordo con voi,
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!

Molto commovente quello ché hai scritto.
Se voi sapere chi sono vai alla pagina 85 del nuovo regolamento
del palio storico di roccatederighi.
Tanti saluti

Veramente commovente quello che hai scritto e forse anch'io sarei rimasta molto in imbarazzo a fare i nomi di persone conosciute. Mi pongo una domanda però: saranno mica gli stessi entrati in casa di chi sai te rubando denaro e oggetti molto cari oppure quelli che mi hanno rubato la macchina di cui non ho avuto più notizia? Mah!!! Riflettiamo gente, riflettiamo.

Io non ho parole e soprattutto non trovo motivi.

da me nessuno ha visto nulla quando mi hanno rubato delle cose.....
e nessuno me le ha riportate.....nessuno mi ha dato 50 euri per accomodare la porta....anzi...qualche tempo dopo sono tornati per vedere se c'era qualcosa da prendere di nuovo...hanno sfondato ancora la porta...ma cosa vuoi docg renato (meglio usare il minuscolo) anche la rocca fa parte dell'itaGlia......non mi sembra il posto adatto per cercare quell'isola....che non ci sarà mai.....forse in un altro universo......

eh si renato... nonostante qualche tuo atteggiamento che non approvo (e non digerisco), ti stimo e provo affetto per te...ma stavolta quello che dici non c'entra proprio niente.
se cerchi un suggerimento vai dai carabinieri e fai in modo che nel castello non ci siano connivenze o protezionismi vari

Anke io al primo colpo ho pensato ke fare nomi e cognomi e togliere loro in questo modo la stima dei compaesani, sarebbe stato parekkio meglio.
Poi però, ho pensato ke Renato abbia avuto delle remore perké forse si tratta di padri di famiglia o persone indigenti, senza con questo giustificare tale atto deplorevole. Del resto lui non ha fatto nomi aspettandosi una reazione magari di autoaccusa e costituzione da parte loro.

p.s. :
diversi anni fà due mie amike di qui sono state accusate di takkeggio in un supermercato; io l'ho saputo solo a processo e condanna avvenuti.
Lo avessi saputo prima avrei testimoniato quello ke sapevo e i fatti sarebbero andati diversamente.
Non ho potuto farlo perké la cosa era stata messa a tacere dalla famiglia di una di queste due persone, ma al momento della condanna, uscì su tutti i giornali locali rovinando la reputazione di entrambe.
Da allora, siccome so come andarono i fatti, non perdo occasione per raccontare la VERITA' a kiunque la voglia sapere.
Serve a poco, lo so, ma è tutto quello ke posso fare per difendere una persona onesta e rimarcare la cattiva fede dell'altra persona ke ha approfittato della contumacia al processo della controparte per ricoprirla di m...a ed uscirne meno colpevole di lei.

Non faccio ke pensarci. E a distanza di poki minuti sono qui a riscrivere...
Mi sono messa nei panni del derubato (o quasi) e vorrei ke si facessero nomi e cognomi!
Mi sono messa nei panni dei cretini e avrei paura e vergogna.
Mi sono messa nei panni di genitori, dei fratelli, delle mogli e dei figli ignari dei cretini, e ho provato rabbia e vergogna.
Alla fine credo ke KIUNQUE debba prendersi SEMPRE la responsabilità delle proprie azioni, dei propri pensieri e delle proprie parole. E soprattutto dei propri errori.
Anke se nessuno me l'ha kiesto: sono a favore del fare NOMI E COGNOMI.
Proprio perké la Rocca torni ad essere un posto in cui ci si possa fidare di ki c'è in giro e di ki ci vive accanto.

Ho letto... io non sono della Rocca, ma sento di appartenere a questo Borgo incantato come vi sono appartenuti mio padre e i miei nonni. Renato, ti capisco, ma mantenere ancora quel pochino di incanto, significa anche spazzare via dal nostro cuore certe cose indegne e cattive che, purtroppo fanno parte di tutte le società... anche delle isole che non ci sono. Secondo me, i nomi di questi farabutti vanno assolutamente fatti, solo ai carabinieri, ma fatti. Ci vuole coraggio a mettere una pietra sopra la propria sensibilità, ma è necessario per il bene di ognuno. Che imparino, i due ignobili, ad assumersi le proprie responsabilità. Non c'è indigenza che giustifichi il ladrocinio e la bassezza di certi comportamenti che producono tanto male al prossimo! Il mio nonno era un minatore e ancora adesso che non c'è più da tantissimi anni, prendo ad esempio la sua rettitudine e la sua onestà di comportamento. Non avere remore.

Caro Renato, avevi in effetti una scelta: da un lato c'era il dovere di onesto e corretto cittadino - che sarebbe dovuto andare dalle forze dell'ordine e denunciare l'accaduto, o meglio, quello che immaginavi fosse accaduto-. Dall'altro lato c'era l'opzione manzoniana (o mafiosa, vedi tu) di lavare i panni sporchi in famiglia.
con scelta sagace hai preso la via di mezzo: non hai avuto senso civico (non hai infatti nè permesso all' "uomo mite e onesto" di avere giustizia nè al castello di ripulirsi da esseri immondi) e non hai "educato" i farabutti.

però una cosa l'hai fatta: hai fatto in modo che due persone, totalmente estranee alla vicenda, siano state per mesi esposte al pubblico ludibrio di gran parte del paese.

di ciò, anche se sarà interessante sapere il motivo che ti ha spinto, ne risponderai. decidi tu dove: fuori o dentro il castello........

scusate se mi intrometto.
innanzitutto QUALE PUBBLICO LUDIBRIO??? vabbè ke esco poco, ma nessuno sa ki siano le due persone in questione, tranne Renato e (APPUNTO) le due persone in questione! quindi di danno ce n'è stato poco.
e seconda cosa: Renato è responsabile di quello ke dice e ke scrive, non di quello ke la gente può capire ascoltandolo e leggendolo, quindi se qualcuno ha pensato male di gente ke non c'entra nulla, il colpevole non è certo Renato!
terza cosa: sarà bene evitare certe espressioni ke sanno di minaccia. Ci mankerebbe solo ke si continuasse a rinnovare la presunta calunnia fino a far diventare vittime i carnefici.
se avete le palle, uscite allo scoperto.
di avere intorno gente così non ne sento necessità né piacere.


ah..un appunto letterario: Manzoni non li lavava in famiglia i panni sporchi.. ma semmai li sciacquava in Arno!

Secondo me andavano fatti i nomi per rispetto di chi ha subito il danno.a maggior ragione se fanno parte del nucleo di residenti della Rocca.Purtroppo ho notato che nel paese tutti hanno capito che aria tira e si sono allineati all'andamento dei fatti.Questo perdura da un po' di tempo e per tanto ancora andra' avanti.....La maggior parte delle persone contestano,criticano,aborrono le decisioni e la situazione attuale in cui versa il paese attualmente ma nessuno ha la voglia e il coraggio di tirarlo fuori per motivi ed interessi piu' o meno opinabili.E' meglio che ogniuno guardi il proprio orticello e che le cose e gli eventi scorrano con il tempo ma tutto questo portera',dopo una lunga agonia,alla cancrena e alla morte certa.