Racconti di paese.
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Riccardo
Renato Pisani
6 partecipanti
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Racconti di paese.
Carissimi, ho un ricordo di una vigilia di Natale di 43 anni fa, da condividere con voi. Ho scritto un piccolo racconto che dice di Sandrino Parenti in quel giorno. Spero che a qualcuno faccia piacere leggerlo.Di Sandro dirò qualcosa nei prossimi giorni se altri, prima e meglio di me, non avranno già detto .
Spero che si aggiungeranno nuovi racconti e altri personaggi.
BUONA ROCCA A TUTTI!
La Graziella(1)
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” – diceva spesso Sandrino Parenti,convinto d’avere molto volontà. “ Con lo volontà l’uomo può fare tutto!” – ripeté per l’ennesima volta Sandrino alla vigilia di Natale nel bar di Nada e di Rodolfo. C’era molta gente la vigilia di Natale nel bar di Nada e il fumo si tagliava a fette nel bar di Rodolfo. Quelli che stavano giocando alle carte non erano più dei ragazzi, ma quelli che stavano attorno a Sandrino erano ragazzi, fra i quindici e diciotto anni, più o meno. Sandrino non era un ragazzo, ma fra i ragazzi era contento di stare nel mezzo.
La birra per Sandrino era la bira, la terra: la tera e la guerra: la guera . “ Foffo (2) - disse Sandrino - dai un bicchiere di bira a tutti” A Foffo non pareva il vero di dare la birra a tutti ma c’era anche chi prese una spuma, chi il vino con la spuma e chi il vino senza spuma. Sandrino prese una bira. Il Fumatore (3) un “ Frusta Pappe”. (4)
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” – disse Sandro guardando fuori dalla porta, attraverso i vetri mezzi appannati.
Fuori dalla porta c’era la strada principale con tante macchine posteggiate in fila e un muro alla fine della strada principale. Oltre il muro una stradina, stretta, e poi le case. Anche sotto il muro c’erano le macchine, posteggiate in fila. Così dai vetri del bar di Nada si vedeva la strada principale, due file di macchine posteggiate in fila, un muro e le case. La stradina non si vedeva perché stava dietro al muro, ma tutti sapevano che c’era e dunque la vedevano quel pomeriggio di vigila bevendo la bira, la birra, il vino con la spuma, il vino senza spuma e un “Frusta Pappe”.
La strada principale davanti al bar di Nada, sulla sinistra, scendeva verso la fine del paese, sulla destra saliva verso la piazza del paese. Il muro davanti al Bar di Rodolfo a destra era alto due metri, a sinistra dieci sulla strada principale e sulle macchine parcheggiate in fila.
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” - ripeté Sandrino puntando la sua Graziella appoggiata al muro dietro alle macchine parcheggiate in fila. “Maremma rotta ner (5) sedere” – disse infine – volete scommettere cento bire contro una bira che faccio il muro di cima a fondo con la Graziella, a marcia indietro che a marcia avanti è troppo facile?” “ Ma sei matto?” “Sandro ‘n fa lo scemo!” “ Con la volontà l’uomo può fare tutto! Qua la mano! Cento bire contro una”.
Sandrino bevve la sua bira e uscì dal bar di Nada. Gli altri bevvero le loro birre, i loro vini con la spuma, i loro vini senza spuma e uscirono dal bar di Rodolfo. Il “ Frusta Pappe” uscì dal bar, lentamente, dentro il bicchiere in mano. Anche Nada venne fuori dal bar di Rodolfo e anche Rodolfo venne fuori dal bar di Nada. A Sandrino piaceva stare in mezzo ai ragazzi, ai ragazzi piaceva stare attorno a Sandrino. Dal bar di Nada vennero fuori tutti, meno Varese (6) e meno Nardo (7) che rimasero seduti dentro il bar di Rodolfo.
La Graziella era celeste. Sandrino era un po’ alticcio. Gli altri ridevano.Il bicchiere del Fumatore era vuoto.“ Con la volontà l’uomo può fare tutto! Aspettatemi qui - disse Sandrino - che tanto fò tutto da solo”.
Dalla strada principale tutti videro dietro al muro Sandrino che spingeva la Graziella sulla stradina che non si vedeva dietro al muro. Anche il manubrio e la sella della Graziella si vedevano dalla strada principale dietro al muro dove Sandrino spingeva la Graziella sulla stradina che non si vedeva dietro al muro. “Ora si rovina” – disse Nada. “Ora s’ammazza”- tartagliò Rodolfo. “Macché! - aggiunse il Fumatore. “ Come i gatti” – fece Nautro ( “Sette vite” – concluse il Luciaio(9). Nessuno rideva. Nessuno, tranne Sandrino sul muro, dieci metri sopra la strada principale e sulle macchine parcheggiate in fila lungo il muro.
“ Signori: con la volontà l’uomo può fare tutto! Cento bire contro una bira!” - disse Sandrino prima di partire sul muro lungo la strada principale. I primi metri Sandro venne giù che era un piacere vederlo venire all’indietro con la Graziella sul muro. “ Ohh!” – fece il Sempiterni “ Ohh!”- disse Rodolfo. Tutti dissero: “Ohh!” guardando Sandrino che scendeva sul muro con la Graziella all’indietro. Anche i secondi metri Sandrino venne giù all’indietro sul muro, poi all’improvviso venne di sotto fra le macchine parcheggiate in fila nella strada principale sotto il muro. “Ohh, s’e rovinato” – disse Nada- “Ohh, s’è ammazzato!” tartagliò Rodolfo. “Macché!” – aggiunse il Fumatore. “ Come i gatti” – fece Nautro. “Sette vite” – concluse il Luciaio.
Lo portarono a casa, Sandrino, con le braccia e le gambe aperte, come un gatto che dorme caldo accanto al fuoco. Lo misero nel letto con gli occhi aperti, caldo come un gatto che se la ride sotto i baffi. “ I pantaloni. – disse Sandrino – I pantaloni alla catena”.
Per sette notti e sette giorni Sandrino Parenti si leccò le ferite nel letto, caldo come un gatto davanti al fuoco. Ma il primo giorno del nuovo anno ritornò nel bar di Nada a bere una bira nel bar di Rodolfo. C’era molta gente nel bar di Nada e il fumo si tagliava a fette nel bar di Rodolfo il primo giorno dell’anno. “Maremma rotta ner sedere. – disse Sandrino- La prossima volta senza pantaloni!”-
Aveva dei lividi, gli occhi pesti e un paio di croste. Con la volontà l’uomo può fare tutto! – ribadì guardando il muro al di là dei vetri e della strada.
.. Era la vigilia di Natale nel bar di Nada quando Sandrino con la sua Graziella cadde dal muro al di là della strada,davanti al bar di Rodolfo.
1 Graziella = Bicicletta, pieghevole, a ruote piccole.
2 Foffo = Diminutivo di Rodolfo.
3 Il Fumatore = Soprannome di Elvio Salvestroni.
4 Frusta Pappe = La grappa ribattezzata da Elvio Salvestroni.
5 Ner = Nel.
6 Varese = Varese Ricci.( Il postino della Rocca).
7 Nardo = Soprannome di Aldo Andreini.
8 Nautro = Soprannome di Mauro Tonini.
9 Luciaio = Soprannome di Vittorio Sempiterni.
Spero che si aggiungeranno nuovi racconti e altri personaggi.
BUONA ROCCA A TUTTI!
La Graziella(1)
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” – diceva spesso Sandrino Parenti,convinto d’avere molto volontà. “ Con lo volontà l’uomo può fare tutto!” – ripeté per l’ennesima volta Sandrino alla vigilia di Natale nel bar di Nada e di Rodolfo. C’era molta gente la vigilia di Natale nel bar di Nada e il fumo si tagliava a fette nel bar di Rodolfo. Quelli che stavano giocando alle carte non erano più dei ragazzi, ma quelli che stavano attorno a Sandrino erano ragazzi, fra i quindici e diciotto anni, più o meno. Sandrino non era un ragazzo, ma fra i ragazzi era contento di stare nel mezzo.
La birra per Sandrino era la bira, la terra: la tera e la guerra: la guera . “ Foffo (2) - disse Sandrino - dai un bicchiere di bira a tutti” A Foffo non pareva il vero di dare la birra a tutti ma c’era anche chi prese una spuma, chi il vino con la spuma e chi il vino senza spuma. Sandrino prese una bira. Il Fumatore (3) un “ Frusta Pappe”. (4)
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” – disse Sandro guardando fuori dalla porta, attraverso i vetri mezzi appannati.
Fuori dalla porta c’era la strada principale con tante macchine posteggiate in fila e un muro alla fine della strada principale. Oltre il muro una stradina, stretta, e poi le case. Anche sotto il muro c’erano le macchine, posteggiate in fila. Così dai vetri del bar di Nada si vedeva la strada principale, due file di macchine posteggiate in fila, un muro e le case. La stradina non si vedeva perché stava dietro al muro, ma tutti sapevano che c’era e dunque la vedevano quel pomeriggio di vigila bevendo la bira, la birra, il vino con la spuma, il vino senza spuma e un “Frusta Pappe”.
La strada principale davanti al bar di Nada, sulla sinistra, scendeva verso la fine del paese, sulla destra saliva verso la piazza del paese. Il muro davanti al Bar di Rodolfo a destra era alto due metri, a sinistra dieci sulla strada principale e sulle macchine parcheggiate in fila.
“ Con la volontà l’uomo può fare tutto!” - ripeté Sandrino puntando la sua Graziella appoggiata al muro dietro alle macchine parcheggiate in fila. “Maremma rotta ner (5) sedere” – disse infine – volete scommettere cento bire contro una bira che faccio il muro di cima a fondo con la Graziella, a marcia indietro che a marcia avanti è troppo facile?” “ Ma sei matto?” “Sandro ‘n fa lo scemo!” “ Con la volontà l’uomo può fare tutto! Qua la mano! Cento bire contro una”.
Sandrino bevve la sua bira e uscì dal bar di Nada. Gli altri bevvero le loro birre, i loro vini con la spuma, i loro vini senza spuma e uscirono dal bar di Rodolfo. Il “ Frusta Pappe” uscì dal bar, lentamente, dentro il bicchiere in mano. Anche Nada venne fuori dal bar di Rodolfo e anche Rodolfo venne fuori dal bar di Nada. A Sandrino piaceva stare in mezzo ai ragazzi, ai ragazzi piaceva stare attorno a Sandrino. Dal bar di Nada vennero fuori tutti, meno Varese (6) e meno Nardo (7) che rimasero seduti dentro il bar di Rodolfo.
La Graziella era celeste. Sandrino era un po’ alticcio. Gli altri ridevano.Il bicchiere del Fumatore era vuoto.“ Con la volontà l’uomo può fare tutto! Aspettatemi qui - disse Sandrino - che tanto fò tutto da solo”.
Dalla strada principale tutti videro dietro al muro Sandrino che spingeva la Graziella sulla stradina che non si vedeva dietro al muro. Anche il manubrio e la sella della Graziella si vedevano dalla strada principale dietro al muro dove Sandrino spingeva la Graziella sulla stradina che non si vedeva dietro al muro. “Ora si rovina” – disse Nada. “Ora s’ammazza”- tartagliò Rodolfo. “Macché! - aggiunse il Fumatore. “ Come i gatti” – fece Nautro ( “Sette vite” – concluse il Luciaio(9). Nessuno rideva. Nessuno, tranne Sandrino sul muro, dieci metri sopra la strada principale e sulle macchine parcheggiate in fila lungo il muro.
“ Signori: con la volontà l’uomo può fare tutto! Cento bire contro una bira!” - disse Sandrino prima di partire sul muro lungo la strada principale. I primi metri Sandro venne giù che era un piacere vederlo venire all’indietro con la Graziella sul muro. “ Ohh!” – fece il Sempiterni “ Ohh!”- disse Rodolfo. Tutti dissero: “Ohh!” guardando Sandrino che scendeva sul muro con la Graziella all’indietro. Anche i secondi metri Sandrino venne giù all’indietro sul muro, poi all’improvviso venne di sotto fra le macchine parcheggiate in fila nella strada principale sotto il muro. “Ohh, s’e rovinato” – disse Nada- “Ohh, s’è ammazzato!” tartagliò Rodolfo. “Macché!” – aggiunse il Fumatore. “ Come i gatti” – fece Nautro. “Sette vite” – concluse il Luciaio.
Lo portarono a casa, Sandrino, con le braccia e le gambe aperte, come un gatto che dorme caldo accanto al fuoco. Lo misero nel letto con gli occhi aperti, caldo come un gatto che se la ride sotto i baffi. “ I pantaloni. – disse Sandrino – I pantaloni alla catena”.
Per sette notti e sette giorni Sandrino Parenti si leccò le ferite nel letto, caldo come un gatto davanti al fuoco. Ma il primo giorno del nuovo anno ritornò nel bar di Nada a bere una bira nel bar di Rodolfo. C’era molta gente nel bar di Nada e il fumo si tagliava a fette nel bar di Rodolfo il primo giorno dell’anno. “Maremma rotta ner sedere. – disse Sandrino- La prossima volta senza pantaloni!”-
Aveva dei lividi, gli occhi pesti e un paio di croste. Con la volontà l’uomo può fare tutto! – ribadì guardando il muro al di là dei vetri e della strada.
.. Era la vigilia di Natale nel bar di Nada quando Sandrino con la sua Graziella cadde dal muro al di là della strada,davanti al bar di Rodolfo.
1 Graziella = Bicicletta, pieghevole, a ruote piccole.
2 Foffo = Diminutivo di Rodolfo.
3 Il Fumatore = Soprannome di Elvio Salvestroni.
4 Frusta Pappe = La grappa ribattezzata da Elvio Salvestroni.
5 Ner = Nel.
6 Varese = Varese Ricci.( Il postino della Rocca).
7 Nardo = Soprannome di Aldo Andreini.
8 Nautro = Soprannome di Mauro Tonini.
9 Luciaio = Soprannome di Vittorio Sempiterni.
Renato Pisani-
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Re: Racconti di paese.
Grazie per averci raccontato questa storia di un po' di tempo fa.
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Re: Racconti di paese.
Il tuo modo di raccontare mi piace molto.Sarà anche perchè conosco quelle persone,l'ambientazione ma quando leggo quello che scrivi mi sento calare in quella dimensione e credo che ciò sia quello che uno scrittore deve riuscire a fare.
tonini laura-
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Re: Racconti di paese.
Renato sei grande! Anch'io mi ricordo alessandro.
Tanti auguri
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FILIPPO- utente
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Re: Racconti di paese.
eh mi sa che in questa rubrica, se ha tempo e voglia, Renato ci farà vivere tante emozioni rocchigiane.......
Rocco- Collaboratore attivo senior
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Re: Racconti di paese.
Bellina la storia, raccontata in modo molto accattivante...
mi resta solo un'incognita...
perké "FRUSTA PAPPE"??? perké fa digerire?
è la prima volta ke sento kiamare la grappa così.
illuminatemi!
mi resta solo un'incognita...
perké "FRUSTA PAPPE"??? perké fa digerire?
è la prima volta ke sento kiamare la grappa così.
illuminatemi!
Cecilia- Collaboratore attivo senior
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Occupazione/Hobby : lo sapete!!
Umore : allegro.... circa 360 gg all'anno!
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Re: Racconti di paese.
Per curiosità, ... ma alle macchine parcheggiate sotto il muro come andò?
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Re: Racconti di paese.
Riccardo ha scritto:Per curiosità, ... ma alle macchine parcheggiate sotto il muro come andò?
Sinceramente mi ricordo solo dei danni che riportò Sandrino.Di sicuro la Graziella di Sandro non era assicurata, però ti assicuro che Sandrino è stato una delle macchiette più belle della Rocca negli ultimi 50 anni.Però ce ne sono delle altre..
Ciao Sandro!
P.S. Se molti Rocchigiani trovassero il tempo di raccontare la "loro Rocca" faremmo impallidire anche il grande Eduardo.Senza presunzione.
Renato Pisani-
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