meteo 27-30 settembre ...1-3 ottobre

Rifacciamo il punto della situazione da dove eravamo rimasti nel post precedente. Avevamo commentato le carte bariche fino a Domenica 28 con il cuneo di anticiclone sulle isole britanniche e una lunga area (l'avevo definita lingua) di bassa pressione che dai Balcani - est europeo si estendeva su Italia e Spagna. Dalle successive mappe di previsione uscite oggi per i giorni successivi appare che questo cuneo di alta è troppo debole per distendersi verso est e abbassarsi a sud. Si vede che viene respinto in atlantico e tende a porre il suo asse in longitudine. Potrebbe essere questo il preludio ad un suo innalzamento verso la Groenlandia, questo significherebbe discesa di correnti fredde da nord su tutto il Mediterraneo. La situazione è attualmente in stallo con questa vasta area di bassa pressione da est che insiste nella sua posizione sull'Italia. Vediamo gli sviluppi nei prossimi giorni, per il momento condizioni di tempo analoghe ai giorni scorsi, almeno fino a Lunedì.

Assisteremo tra oggi e domani al preludio del peggioramento. Come avete visto la nuvolosità che ieri da nord oltralpe si dirigeva sull'Italia si è dissolta quasi interamente, stratificata e di modesto spessore (abbiamo già parlato delle immagini al visibile, chi ha avuto la curiosità di aprire ieri l'immagine al visibile che ho linkato poteva vedere il continente europeo in trasparenza sotto le nubi). Quella che dobbiamo tenere d'occhio (osservando il meteosat) è la zona a pattern (cielo a pecorelle) che sta attraversando ora le isole britanniche, quella è un'area fredda che si sta dirigendo verso sud. Questa situazione che ci invia il meteosat è da confrontare passo passo con le carte di previsione bariche che ci mostrano come questa struttura fredda produrrà nei prossimi giorni una profonda saccatura ed il conseguente maltempo.

Stiamo seguendo l'evoluzione di cui abbiamo trattato nei post precedenti. In queste ore sta cominciando a formarsi la saccatura di bassa pressione ed aria fredda artica che è quasi a ridosso delle Alpi (dal meteosat i limiti tra bassa pressione e alta sono evidentissimi proprio per le differenze termiche riscontrabili anche dal tipo di nuvolosità diversa). Da quest'altra parte siamo qua a godersi un ritrovato tepore e assenza di venti che oggi hanno riportato anche alla Rocca la temperatura a valori più alti. 14° alle 8 e 21° alle 16, si poteva stare in maglietta a maniche corte. Questo per evidenziare che il meccanismo sarà che quando la massa di aria fredda premerà sul Mediterraneo su masse d'aria più calde e umide ne determinerà il sollevamento a quote più alte con intensa formazione nuvolosa e piogge. Questo innalzamento e quindi l'intensità dei fenomeni sarà tanto più elevato quanto maggiore sarà il gradiente tra queste masse. Era importante quindi rilevare le condizioni che abbiamo attualmente in loco e quelle che ci sono oltralpe per cercare di immaginare quello che avverrà fra poco. Chissà se Filippo ci può comunicare la temperatura di oggi a Parigi? Mi interesserebbe.
Una buona prospettiva ce l'abbiamo per la domenica, infatti la mappa di previsione delle pressioni in quota mostra che il nucleo di bassa pressione sarà già scivolato ad est sui Balcani e quindi il tempo volgerà al bello.

Oggi è un giorno particolarmente interessante per chi è appassionato di dinamica meteo. Infatti è possibile leggere il cambiamento e i meccanismi che lo producono in maniera chiara. Pensavo quindi che forse ci sarà qualcuno tra di noi ai quali possa interessare, spero di condividere con qualcuno qualche riflessione di analisi.
La bassa pressione che era annunciata è entrata sul Mediterraneo e puntualmente lo scontro di masse fredde con quelle più calde e umide sul Mediterraneo sta innescando un innalzamento di queste ultime. Quindi formazione di un sistema nuvoloso e temporalesco che ha l'andamento del limite di questa zona di contatto descritto dalle isobare.
Guardiamo quindi sinotticamente (con lo stesso occhio, come se fossero in sovrapposizione) la mappa delle pressioni in quota con le immagini meteosat.
Questa mattina alle 6 (ora italiana) era in formazione un sistema temporalesco esteso tra baleari, Sardegna - Corsica e Isola d'Elba – Toscana. Questa è la linea di innalzamento provocata dallo scontro di masse a temperature differenti. L'aria fredda si infila sotto quella calda la innalza e l'umidità in essa presente man mano che sale incontra strati sempre più freddi e condensa formando la nuvola fino alla pioggia. Questo meccanismo è visibile con l'immagine da satellite che include le fulminazioni registrate a quell'ora, quindi temporale in formazione sulla linea delle isobare. A quell'ora non si registravano temporali sulla nostra zona, ma come vedete il sistema ci coinvolge tanto che è prevedibile un prossimo verificarsi di fenomeni. Questa linea trasla si verso sud, ma è un sistema ciclonico che, come regola gira anche in senso antiorario. Perciò si vede bene che a partire dalla Sardegna andrà a strutturarsi su di noi lo stesso processo che abbiamo registrato poche ore fa tra Baleari e Sardegna.
Altro particolare da notare, dovuto proprio all'andamento circolatorio antiorario da sud ovest si nota la condensazione delle masse di aria umida trasportate sull'appennino che mettono in evidenza la cresta appenninica. Guardando anche l'animazione meteosat, quello che ho detto dovrebbe risultare più chiaro.
Tra poco vi posto in galleria le immagini che ho commentato e ve le linko da qui

La prima ondata non ha portato le piogge previste sulla nostra zona, la fascia di formazione delle nubi temporalesche è rimasta nel settore Baleari e Sardegna. Dalla Sardegna-Corsica fino a noi invece la nuvolosità si è mantenuta al massimo intorno ai 4000 metri per tutta la mattina, solo qualche isolato innalzamento sfociato in cumuli che hanno fatto registrare qualche fulminazione nella zona di Massa Marittima intorno alle 12 e intorno le 14 a est dell'Argentario, ma veramente episodi. Io credo che arrivi una seconda ondata, il nucleo più freddo che attualmente sta entrando sul Mediterraneo dal Golfo del Leone. Su questa fascia si registrano fulminazioni diffuse in pianura padana, ma prodotte da nuvolosità bassa non superiore ai 6000 metri.
Analizzato quello che si può vedere la previsione diventa difficile per chi come noi non ha altra strumentazione. Riuscire a prevedere da questi pochi strumenti dove si innalzerà l'aria caldo umida originando piogge e temporali è un terno al lotto, ma anche i previsori come il meteo.it che hanno strumenti più sofisticati a disposizione, da ieri hanno rettificato molto le mappe della previsione piogge. Questo da l'idea di come sia incerto sapere il punto esatto di dove pioverà, quando le configurazioni sono queste. Cosa ben diversa è quando un fronte strutturato è in movimento verso una determinata zona e allora con i calcolatori riescono a tracciare lo spostamento in maniera più realistica. Se guardo le carte bariche e confronto il satellite ho l'impressione che lo sviluppo sia anticipato rispetto al processo previsto, quindi confido in una rapida evoluzione prima del previsto. Lo spero anche perché domani sono in bici.