TEMI - La promozione del Palio

Rocco ha ragione: non sempre si può spengere il nostro cervello perché gli altri non hanno voglia di accendere il loro. Leporello

whaoo leporello: posso rivendermela?

ieri parlando con DinoPalla, a proposito dell aricerca di foto, è venuto fuori che a breve ci sarà un incontro con beppino tagliaferri.

a quanto mi è stato detto, il tagliaferri è stato per qualche decennio il testimone ufficiale della vita rocchigiana. in periodi in cui nessuno o solo pochi avevano la macchina fotografica, per non parlare di cineprese, beppino veniva chiamato per immortalare eventi privati e pubblici.
personalmente mi aspetto che il suo archivio sia una miniera.

da qui (cioè dal fatto, da appurare, che l'archivio dell'oliviero toscani di roccavecchia sia ricco) un'idea: perchè non organizzare un omaggio al fotografo di roccatederighi: una due giorni che permetta a tutti di ricordare, attraverso le fotografie, ciò che era la rocca e il ruolo di beppino tagliaferri?
ha un senso?

Secondo me sì, ha un senso.
Anche io mi ricordo perfettamente di lui e senz'altro ha delle foto di vita rocchigiana che nessun'altro può competergli, conservava lui tutti i negativi anche quando le foto erano commissionate da privati. Quasi tutti i matrimoni (compreso il mio) erano immortalati da lui. E ho in mente anche diverse foto della Rocca in inverni polari con la neve alta due metri o il vecchio ponte della Fontona nei suoi tempi migliori. I palii poi non si contano. Il suo archivio fotografico è quanto di meglio si possa immaginare sulla Rocca e sarebbe una buona idea organizzargli anche una mostra al centro civico ma durante una festa, così da farla osservare dal maggior numero di persone possibile.
PRO LOCO CI LEGGI?

Sì, speriamo che Beppino (o chi per lui) ci accolga e ci dia il suo assenso...

Sono certo che lui ti accoglierà volentieri, ma guarda che è sempre stato geloso dei suoi lavori, non credo li dia in mano a nessuno, magari a qualcuno di sua fiducia.

Infatti. Beppino, per quel poco che mi ricordo e per i rapporti (attraverso il giornale) che ci ho avuto negli ultimi 20 anni, è una persona gelosa (a ragione) del suo "patrimonio".
Ci andremo insieme, con Loreno, a chiedergli un aiuto fotografico per il libro. La proposta fatta da Rocco (BELL'IDEA - ma è un lavoro mica da nulla....) speriamo la possa raccogliere la Pro loco.

vediamo come organizzare il tutto, magari con l'ausilio di persone a lui vicine.

ripeto la mia intenzione: un avvenimento in cui beppe sia al centro, non il semplice fornitore di materiale fotografico. beppe, vedo che concordate, in quanto testimone e "operatore" di qualche lustro dell avita paesana.

Leporello ha scritto:Rocco ha ragione: non sempre si può spengere il nostro cervello perché gli altri non hanno voglia di accendere il loro. Leporello

Straordinaria!!.... ma l'hai ripresa da qualche parte o è farina che ti è venuta spontanea dal tuo sacco?

cii sono le persone di fiducia di beppino che possono spiegargli il senso dell'iniziativa e dargli tutte le assicurazioni e garanzie del caso?

quando ho letto dei bambini che cantano i cori delle contrada mi sono ricordata di quando anche io piccollissima cantavo a squarcia gola quei cori....... è da piccoli che iniziano le vere passioni.... quindi mi sembra che ci siano dei buoni presupposti per dei futuri contradaioli....!!!!!!

mi viene in mente che per la promozione del palio sarebbe bello che tutte le contrade coinvolgessero anche i più piccoli nelle iniziative!!!!
e poi anche questo forum è già un modo di propagazione.....

Per Riccardo: grazie per il complimento. Si, è farina del mio sacco, o perlomeno da quando la adopero non l'ho mai letta da nessuna parte. Ottima la frasina che adoperi.... ma sarà vero?? Leporello

Per Rocco: vabbè rivendila pure (la frase).... ma non la devi spacciare per tua!!! Leporello

continuo a scrivere su beppino, anche se forse non è strettamente pertinente al topic.
ieri sera mi hanno detto che qualche anno fa beppino si lamentò della scarsa attenzione che il paese ha avuto nei suoi riguardi (.. del tipo: sono andato via e non mi è stato + detto niente...). da fonte sicura.

Rocco ha scritto:continuo a scrivere su beppino, anche se forse non è strettamente pertinente al topic.
ieri sera mi hanno detto che qualche anno fa beppino si lamentò della scarsa attenzione che il paese ha avuto nei suoi riguardi (.. del tipo: sono andato via e non mi è stato + detto niente...). da fonte sicura.

Come sarebbe a dire?
No no è una lacuna che bisogna colmare subito. Capirai! Come si fa a dimenticarsi di Beppino? Se non c'era lui ne avrei pochi di ricordi della mia infanzia. E la Rocca senza la sua presenza di cronista per immagini perderebbe molto. Chiamiamolo Beppino. Se c'avevo pensato prima lo potevamo invitare a documentare la cerimonia di stasera. Abbiamo fatto tanto per ricollegare la storia al futuro che avrebbe avuto un ruolo ed un significato bello anche la sua presenza.

Riccardo ha scritto:

PS. il mio avatar lo si deve all'indice destro di Beppe.

ehi! ehi! Anch'io ho la foto by beppino, sai... che ti credi?



tra l'altro da rimarcare la lungimiranza di vedute del Cavaliere... sapete cosa c'è scritto dietro?

Dino, probabilmente già lo saprai, ma domenica mattina da Danila c'era un banco zeppo di foto dei palii degli anni 50: dopo la riunione di venerdi Danila e Rossano hanno iniziato la ricerca nell'archivio di Azio.
Diceva Danila che quello di domenica mattina era solo un assaggio: dovete vedere, una cosa fantastica. C'è un foto di via roma subito dopo la corsa con la gente in mezzo alla strada: sembra di essere a siena, con qualche migliaio di persone! qua, tra azio, beppino e tutti gli altri paesani mi sa che verrebbe una cosa da ssbbaalllloo

MALEDETTO!!!!! E me lo dici ora??

Le ho viste anch'io. Sono molto belle ed inedite.
Per es. c'è il Corazziere sul calessino trainato da un ciuchino sardo, la foto di cui parla Rocco è strabiliante. Non avrei mai creduto che al Palio in quegli anni ci fosse così tanta gente.....

chiedo aiuto perchè mi sono perso nell'evoluzione degli eventi: le attività di promozione del palio (coinvolgimento dei bambini, somari, festa a primavera, legame con fatti storici, ecc.) saranno di discussione da parte del CdG, della Pro-loco o di chi? la proloco non potrebbe avere un ruolo un attimino più partecipe e proposito?

stavo leggendo un pò di materiale pre e post venerdi scorso: il CdG, come dice Riccardo una sorta di consulente della pro loco (alla quale comunque rimane la gestione) per quanto attiene alla "promozione, valorizzazione e tutela del Palio" sarà presumibilmente composto da persone extra-contrade (2 pro loco, 1 comune, ecc.)
il dubbio grosso è che così facendo non si attenuino alcuni dei motivi di maggiore contrasto degli ultimi tempi: le risorse psico-fisiche che la pro loco destina al palio, dopo l'organizzazione del medioevo, e la lontananza dalle contrade. riuscirà il CdG, o meglio le persone del CdG aggiuntive e attente al palio, a colmare queste lacune?

L'argomento di questo topic mi interessa così tanto che ancora non ho risposto.... so che sembra una contraddizione (anzi... lo è), però ci sento così particolarmente su questo argomento da non trovare mai la giornata "giusta" per affrontarlo con l'impegno che vorrei...

Alla scorsa riunione della commisione per il regolamento sono riuscito ad esprimere la mia opinione sul fatto che secondo me la cosa più importante di tutta questa storia non sia la stesura del nuovo regolamento, che c'era già anche se magari dimenticato in qualche cassetto, bensì la creazione del comitato di garanzia, cioè di un qualche organismo che si occupi della (ri)valorizzazione del Palio stesso.

Molte volte ho sentito, parlando di questo argomento, che il "ferro va battuto finché è caldo"... bene, sul pricipio fondamentale che sta dietro a questa affermazione sono d'accordo, ma c'è solo un piccolo problema: questo ferro non è caldo! E' ghiaccio marmato! Basta vedere che alla prima riunione della commissione erano presenti 4 contrade, alla seconda 3... insomma, nemmeno la sera in cui si palrava di possibili cambiamenti al regolamento del palio stesso (mossa, corsa, giudici, mossieri e quant'altro) siamo riuscito a destare l'interesse di tutte le parti!

Mi sembra una follia, ad esempio, partire dal presupposto convenuto da tutti che alla Rocca siamo rimasti fisicamente in pochi (e ancora in meno siano partecipi alla vita di contrada) e ritenere che la soluzione sia quella di oberare quei pochi con ulteriori impegni, tipo gli addobbi natalizi! (su questo argomento il discorso sarebbe ancora più lungo, cosa c'entrano le contrade con il Natale, dico io....) Il risultato non sarà quello di avvicinare più persone alla contrada, ma di rompere le tasche a quelli che ci sono ancora!

Se su questa situazione di scarsità di popolazione, ovviamente, non possiamo farci granché, l'unica possibilità che (intra)vedo per salvare il prestigio e l'interesse del nostro Palio è la prima idea che è venuta fuori in questo topic (chissà perché le prime idee finiscono sempre per esser le migliori): aggrapparsi ai bambini e farli crescere con l'interesse verso il palio e verso la propria contrada. Questo non porterà risultati nell'immediato, è chiaro, ma se riuscissimo nell'intento potremmo avere tra qualche anno un risveglio della vita di Contrada: credo proprio che valga la pena provare!

E questo mi porta all'ultima considerazione di questi mio prolisso post. Dobbiamo tenere a mente come la popolazione negli ultimi decenni sia cambiata non solo in quantità, ma anche in qualità: per un ragazzo degli anni '50/'60 la Rocca era il mondo, Sassofortino il paese nemico, andare a Grosseto un viaggio, i giorni delle feste in paese un avvenimento; adesso con Sassofortino abbiamo la squadra di calcio in comune e a Grosseto andiamo a fare la spesa, un ragazzo di diciott'anni ha già girato l'Europa e partecipato alla notte bianca a Roma, come possiamo pretendere che un palio di ciuchi possa destargli forti sentimenti?

Come possiamo?

Possiamo?

Secondo me si: un ragazzo della società moderna, tra internet, viaggi e videogiochi, può trovare l'amore per una piccola manifestazione del suo paese se gliela facciamo sentire come sua, personale, un privilegio riservato a lui perché è nato alla Rocca, che quelli di fuori non ne possano godere, né comprenderla e chissenefrega! Ed è per questo che è indispensabile partire dai bimbi, affinché quando saranno un po' più grandicelli si ricordino di quando si sbeffeggiavano a suon di cori sul pulmino che li portava all'asilo...