14 AGOSTO 1994 - NOBILI

Si torna a parlare di “libero mercato” nell’estate del 1994. Un paio di contrade (Torre convintamente e Nobili con più timidezza) chiedono di poter derogare al regolamento, abolendo il sorteggio e lasciando alle contrade totale libertà di ingaggio, del fantino e anche della somara. Si oppongono Corso, Ventosa e Tramonto. La Torre avrebbe l’opportunità di portare in pista - praticamente senza costi - l’intramontabile Brunella, la ciuca della Pieve, con cui il Bacciarelli ha vinto palii a bizzeffe a Campagnatico. I Nobili guardano fuori provincia. Ma alla fine tutto resta invariato, compreso ciò che andrebbe cambiato… Rimane, infatti, per il secondo anno di fila, la finale con tre contrade che l’anno prima era piaciuta a pochi. Al traguardo viene introdotta la telecamera fissa. Ma non servirà.
(continua)

Fausto Mazzi è la migliore frusta in circolazione e lo dimostra ancora una volta. Monta Nirvana e porta in contrada il 14° cencio della storia moderna del Palio, invertendo l’ordine di arrivo dell’anno precedente: 1° Nobili, 2° Torre. Nella finale c’è anche Biba (Tramonto), ma conta poco. La contrada più ricca di gloria e prestigio si conferma tale. Il capitano biancoceleste è Mario Semplici. il capocontrada Renzo Iannuzzi. La stoffa è ideata e realizzata da Beatrice Sgherri e rappresenta il settecentenario della vendita a Siena del castello di Roccatederighi. Ovviamente si corre in via Trento. Accade ormai da quasi 20 anni se escludiamo le sporadiche eccezioni settembrine. E c’è qualcuno che lo fa notare, non senza polemica, alla Pro Loco.
La concomitanza con il Balestro del Girifalco in notturna, a Massa Marittima, è una delle preoccupazioni della vigilia, ma ai fini dell’incasso non si rivela influente. Il pubblico è numeroso. Si parla di 2.000 presenze. Da registrare, per la prima volta, al fianco di Romano, una bella ragazza poliglotta di nome Laura, fiorentina, che introdurrà la kermesse in diverse lingue.