14 AGOSTO 1983 - NOBILI

Ricordare l'83 fa tanto male a chi, da sempre, non ama i Nobili. Il presidente della Pro loco, quell'anno, era Mario Semplici. Al suo fianco Angelita, Franco Magilla, Lia, Marcello Campanelli, solo per ricordare alcuni consiglieri. Al centro civico, fresco di ristrutturazione, fu inaugurata i primi di agosto una bella mostra di Gino Pupeschi. Ma veniamo al clou. Fu un palio che il rione guidato all’epoca da Mirio Sillari non poteva proprio perdere, dopo sette anni di digiuno e brutte figure. “Quella sera il Concone si era garantito l'appoggio anche del vento” (cit. Rocco), soprattutto dopo aver intuito, al mattino, che la sorte, ancora una volta, stava strizzando ad altri il suo occhio benevolo.
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Ai nemici della Torre, infatti, era toccata, con estrazione, la somara favorita; in groppa il suo proprietario (Biba). Ai biancocelesti, invece, la Matta (un destino nel nome), una ciuchina nera, veloce sì, ma capace di scaricare anche il più esperto dei fantini. Ah, è vero. Ho dimenticato di rammentare chi era la monta dei Nobili. Reggetevi forte: Moreno Pippi detto "Il Righiere", il figliolo del porchettaio di Roccastrada: 1,88 per 85 chili, per la prima volta in pista. Nonostante l’infausto sorteggio il popolo di via Roma, già dal pomeriggio, iniziò a pensare ai festeggiamenti. Si diffuse anche la voce che la Matta fosse stata impunturata per tranquilizzarla un po’ e renderla “domabile” sul percorso di gara. Illazioni. Per gli annali: la stoffa era stata dipinta da Bruno Marini. Al centro la sky line della Rocca avvolta dalle nuvole e sovrastata dal trono del re ciuco. Poco sotto, in posizione dominante, uno sbandieratore dai colori inconfondibili, gli altri 4 inginocchiati ai suoi piedi...
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Il corteo storico e l'esecuzione itinerante della Filarmonica "Verdi" (guidata da Mario Barracani) passarono quasi in secondo piano, nonostante alcune monture rinnovate, tanta era l’attesa per conoscere l'evoluzione delle carriere. Biba e Il Righiere arrivarono quasi alla pari nella prima e nella seconda batteria. La finale la possiamo sintetizzare con un solo termine:farsa. Biba non spinse, i torraioli non poterono neppure arrabbiarsi con quel ragazzino esile, con gli occhi celesti e le lentiggini. L’epilogo fu quello immaginato fin dal mattino, con stati d’animo diversi, da rocchigiani e forestieri: vittoria ai Nobili, festa in via Roma, con la Pro loco tutt’altro che spettatrice neutrale. Ma era tutto già scritto. Il Narducci incassò le 500 mila lire per l’affitto delle somare e chissà cos’altro dai capifamiglia dei Nobili. Infine, tanto per rimanere in tema di sghei, l’introito del Palio fu di 2 milioni e 633 mila lire.

Nello stesso giorno in cui si disputò il Palio alla Rocca si svolsero a Siena i funerali di Artemio Franchi, il n° 1 del calcio italiano. Senese, conosceva il nostro paese. Aveva mangiato, in un paio di occasioni, alla trattoria Da Nada.

dino, ti do un contributo con qualcosa che avevo già messo in un'altra topica. quello che i nobili vinsero dopo anni di digiuno fu in effetti un palio che non potevano perdere nel senso che si erano garantiti l'appoggio pieno e completo anche del vento, quella sera (scese in campo tutto il "concone"). in groppa al somaro c'era quel bistullone del pippi, come giustamente dici. per le illazioni che dici tu, si vociferava che alla ciuchina (nera, sciattina sciattina) avrebbero dato qualcsa nel pomeriggio, sicchè c'era più gente quel pomeriggio sotto le scuole a guardia che nel resto del paese. ma tant'è, la ciuchin ala sera andava, fino all'ultimo aiuto che decretò l'amore tra Biba e la Torre

accidenti... avevo 10 anni ma me lo ricordo anch'io il corteo anti-Nobili di quella sera e gli slogan-che-non-si-possono-dire! E' una foto ben precisa che mi è rimasta in mente: io davanti a casa di zi' Anna e questo fiume di ragazzi inviperiti che passava in su!

Visto che hai menzionato l'86 ora vado a postartelo... anzi oggi posto la premessa della corsa fino al sorteggio. Perchè dell'86 c'è molto da raccontare