LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
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LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
Ieri sera abbiamo aperto il primo atto per la costituzione del regolamento del Palio. Nella sala della Società filarmonica G.Verdi preparata a festa si è insediata la commissione intorno al grande tavolo assembleare. La serata è stata aperta dalla Banda che ha dedicato a questa iniziativa l'inno Dolce Rocca che qualcuno ha proposto che diventi l'inno ufficiale del Palio. Sono stati spiegati i principi che stanno alla base di questa iniziativa ed il ruolo partecipativo dei rocchigiani alla stesura di questo documento. Le contrade hanno presentato ciascuna il loro membro per la commissione ai quali è stato consegnato il testo del progetto di regolamento sul quale si comincerà a lavorare il 14 di Novembre. La commissione analizzerà gli articoli proposti, li dibatterà e stilerà il proprio testo definitivo da sottoporre alle valutazioni, prima del Consiglio Pro Loco, poi dei rocchigiani e infine al Gran Consiglio chiamato alla votazione e approvazione finale.
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
Questo il testo di questo progetto, che per ragioni di lunghezza posterò in più volte
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PROLOGO
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IL COMITATO DI GARANZIA DEL PALIO
(articolo 1)
Con l’approvazione di questo regolamento da parte del consiglio Pro Loco e successiva deliberazione del Comune di Roccastrada, viene istituito un Comitato di Garanzia del Palio di cui fanno parte 6 elementi:
Il presidente della Pro Loco in carica
Il sindaco del Comune di Roccastrada o suo delegato
Quattro membri eletti dai rappresentanti delle contrade
Il MANDATO DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 2)
I 4 membri vengono scelti, ogni 3 anni, in data 11 novembre, ricorrenza del patrono di Roccatederighi, San Martino Vescovo, a partire dall’anno 2009.
MODALITA’ DI ELEZIONE DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 3)
La scelta avviene attraverso un voto a scrutinio segreto nella sala della Filarmonica “G.Verdi”. Hanno diritto al voto tre membri per ogni contrada (in totale 15 grandi elettori).Tutti i 15 aventi diritto al voto esprimono 4 preferenze su una ballotta di 8 nomi proposti dalla Pro Loco. Alla fine escono eletti i 4 che hanno ricevuto più preferenze. Non può votare colui che è candidato.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA SUL PRIMO COMITATO DI GARANZIA
(articolo 3 bis)
Nel periodo maggio-novembre 2009 i 4 membri espressione delle contrade vengono scelti, per comodità, in via eccezionale e provvisoria, dalla Pro loco nelle persone di Loreno Belardinelli (logistica), l’avvocato Marcella Fiorenti (giurisprudenza), Riccardo Baldanzi (sfilata e coreografie) e Gabriele Baldanzi (storia e comunicazione).
I COMPITI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 4)
Il Comitato di Garanzia è il consulente della Pro Loco, ha il compito di verificare ogni aspetto organizzativo del Palio, individua eventuali malfunzionamenti e gli elementi da migliorare; controlla che l'immagine del Palio sia salvaguardata; suggerisce alla Pro Loco le possibili soluzioni.
IL COMITATO DI GARANZIA E’ SENZA PORTAFOGLIO
(articolo 5)
Il Comitato di Garanzia non ha fondi propri. Contribuisce, però, insieme alla Pro Loco, a redigere il bilancio ed il piano degli investimenti per il Palio.
INVESTIMENTI SUL PALIO
(articolo 6)
Ogni anno la Pro Loco si impegna a prevedere nel propro bilancio un capitolo di spesa dedicato al Palio, garantendone la copertura finanziaria, oltre ovviamente al finanziamento ordinario per la realizzazione della manifestazione.
L’INCASSO DEL PALIO
(articolo 7)
Lo stanziamento per finanziare nuovi progetti legati al Palio sarà costituito da una quota percentuale dell’incasso del Palio (decisa dalla Pro Loco). Sono finanziabili con questa cifra, di cui si dovrà conoscere l’entità entro la fine di ottobre di ogni anno, le opere infrastrutturali e impiantistiche, i costumi, i progetti rivolti alla conservazione della tradizione e all'insegnamento dell'arte per le varie figure del Palio.
TEMPISTICA PER LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
[articolo 8]
Il piano di investimento per il Palio viene redatto ogni anno dalla Pro Loco su consultazione e indicazione del Comitato di Garanzia e viene reso pubblico dopo la seduta invernale del Comitato di Garanzia, cioè entro il 31 gennaio.
LE RIUNIONI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 9)
Il Comitato di Garanzia del Palio si riunisce almeno 4 volte all’anno.
1) La riunione post-palio (o seduta d’estate)
Si effettua a porte chiuse non oltre la prima domenica di settembre. Eventuali proteste scritte vanno presentate nei giorni precedenti. I 6 garanti hanno il compito di analizzare in questa circostanza tutti gli aspetti di natura tecnico-regolamentare legati alla corsa disputata il 14 agosto. Nell’occasione vengono decise le squalifiche, che possono riguardare il rione, i fantini, i reggini, il responsabile di contrada, il capitano, o semplici contradaioli che abbiano tenuto comportamenti deprecabili e ai quali la Pro Loco può impedire di prendere parte al corteo storico. I verdetti dovranno essere pubblicati nella bacheca della Pro Loco situata i via Vittorio Emanuele II.
2) La riunione organizzativa e di bilancio con le contrade (o seduta d’autunno)
Si effettua a porte aperte entro la data di San Martino, 11 novembre, insieme ai 5 rappresentanti delle contrade. In questa occasione si analizzano gli aspetti organizzativi del Palio scorso così da raccogliere eventuali proposte e innovazioni. Viene proposto il bilancio preventivo e il piano di finanziamento per l'anno successivo. Nella riunione triennale delle contrade si fanno anche le elezioni per il rinnovo del Comitato. Alla riunione triennale partecipano i 15 grandi elettori (3 per ogni contrada).
3) La riunione di chiusura e ripartenza dell’anno paliesco (o seduta d’inverno)
Si effettua a porte aperte durante il periodo natalizio e comunque non oltre il 31 gennaio. Il Comitato di Garanzia è convocato per:
a) individuare l’artista al quale sarà offerto l'incarico di dipingere il prossimo Palio
b) fissare il tema del Palio che sarà raffigurato nel dipinto
c) esaminare eventuali ricorsi alle sanzioni comminate a settembre e pubblicare i verdetti definitivi
d) presa d'atto della decisione Pro loco sul piano di investimento per l'anno in corso.
4) La riunione delle scelte (o seduta di primavera)
Si effettua a porte chiuse nel mese di giugno per:
a) individuare i giudici (scelta che rimarrà riservata fino al giorno del Palio).
b) individuare i commentatori della serata, definendo le linee da seguire nella presentazione e nel commento al Palio
c) individuare il fotografo/i al quale conferire l’incarico per coprire l’evento.
d) individuare almeno 3 incaricati cameramen per riprendere la partenza, la linea di arrivo, il percorso di gara a fini archivistici.
e) individuare i maestri di campo
f) decidere su eventuali proposte di Palio straordinario per il 14 settembre.
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DISCIPLINA DEL PALIO
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QUANDO SI DISPUTA
(articolo 10)
Il Palio si disputa ogni anno il 14 agosto tra le cinque contrade in cui è diviso il paese (Corso, Nobili, Torre, Tramonto e Ventosa). La corsa è sempre preceduta dal corteo storico. Solo in occasioni speciali (ricorrenze religiose e civili, eventi storici) è prevista la disputa di una carriera straordinaria.
APERTURA DELLA FESTA
(articolo 11)
La festa del Palio si apre la domenica di Medioevo nel Borgo, quella più vicina al 14 agosto.
SFILATA E CERIMONIALE DELLA DOMENICA PRE-PALIO
(articolo 12)
Nella domenica di agosto prima del Palio il corteo storico, composto almeno dai figuranti dello storico Libero Comune di Roccatederighi e dai 5 paggi di contrada (oltre che dal gruppo tamburini e sbandieratori), si ritrova davanti alla Chiesa di San Sebasatiano e sale verso la chiesa pievana di San Martino, per la cerimonia di apertura. Nel corso della passeggiata i paggi portano ciascuno il vessillo della propria contrada da appendere poi all'interno della chiesa secondo la disposizione all’articolo 14; il paggio del popolo porta quello con le insegne comunali. I figuranti del Comune portano la stoffa aggiudicata l’anno precedente e il nuovo dipinto del Palio, che sarà presentato in chiesa o sul sagrato.
L’ANNUNCIO DEL MAGISTRATO
(articolo 13)
Il magistrato dà l'annuncio della corsa per la sera del 14 agosto. Le modalità di svolgimento della cerimonia sono a discrezione degli organizzatori di Medioevo nel Borgo.
L’APPOSIZIONE DI PALII E BANDIERE
(articolo 14)
Rimane programma fisso l'apposizione della bandiere all'interno della Chiesa di San Martino secondo il seguente schema. L’insegna del Libero Comune di Roccatederighi alloggia dalla parte del presbiterio poco sopra la Stoffa da aggiudicare. Lo stendardo del vincitore dell'edizione precedente dalla parte dell'ambone con l’ultimo palio vinto.I vessilli delle altre contrade saranno apposti sulle pareti della navata con una disposizione che evidenzi l'ordine di arrivo dell'edizione scorsa. Il Palio da assegnare rimane nella Chiesa di San Martino fino alla sera del 13 agosto.
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IL CERIMONIALE DEL 13 AGOSTO
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LE CONTRADE CONSEGNANO LE BUSTE
(articolo 15)
Entro le ore 20 del 13 agosto tuti i rioni dovranno aver consegnato al Comitato di Garanzia le buste con i nomi del fantino, dei due reggini e del responsabile di contrada.
CONVIVIO DELLA VIGILIA
(articolo 16)
La sera del 13 agosto la stoffa aggiudicata l'anno precedente e quella “fresca di pittura”, da assegnare in giostra la notte successiva, vengono portate dalla Chiesa di San Martino al luogo dove si svolgerà la tradizionale cena delle contrade. I contradaioli del rione vincente vengono collocati in posizione privilegiata sulla scena del banchetto, con il drappo già vinto a campeggiare sulla tavola. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo (maltempo o altro), non si tenga la cena delle contrade, nella chiesa di San Martino o sul sagrato, sarà effettuata una breve cerimonia di ufficializzazione dei fantini, dei reggini e dei responsabili di contrada.
L’INIZIO DEL PALIO
(articolo 17)
Dal punto di vista giuridico il Palio inizia con la “segnatura”. Il presidente della Pro Loco, durante la cena della vigilia, apre le buste e dà lettura delle monte di ciascuna contrada. Si ufficializzano anche i nomi dei due reggini e del responsabile di contrada per la corsa, leuniche persone autorizzate a tenere i rapporti con i giudici la sera successiva. Al termine del convivio il Palio da assegnare viene portato nella chiesa di San Sebastiano e si dispongono i vessilli delle contrade a corona.
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LA MATTINA DEL PALIO
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LA SANTA MESSA
[articolo 18]
Alle 10 ogni contrada dal proprio territorio raggiunge San Sebastiano. Qui si forma il corteo e, dopo aver prelevato la stoffa, i monturati raggiungono in sfilata la pieve di San Martino dove è prevista la celebrazione della Santa Messa, con benedizione del dipinto.
IL SORTEGGIO CON I BOSSOLI
(articolo 19)
a) Il sorteggio dei somari si effettua la mattina del 14 agosto intorno a mezzogiorno, una volta conclusa la Santa Messa. Viene introdotto un apposito cerimoniale in piazza Garibaldi, davanti alla Chiesa di San Sebastiano. Il cerimoniale inizia con la ri-posa del drappo all’interno della Chiesa. Poi, fuori, il sacerdote compie il rito della benedizione degli animali, mentre i responsabili di contrada visionano le somare per segnalare eventuali problemi fisici che possano pregiudicarne l'utilizzo.
b) I protagonisti del sorteggio sono il Capitano del popolo, magistrato e paggetti. I capitani sono chiamati a leggere un giuramento e firmare un registro in cui dichiarano di accettare le regole della Giostra. Il magistrato pesca da un bossolo verde le ghiande con i nomi delle contrade e chiama al sorteggio. Subito dopo il paggetto pesca, dal bossolo rosso, il numero (1-2-3-4-5) abbinato al ciuco. Il ciuco assegnato passa sotto la responsabilità della contrada che ne dovrà avere cura per tutto il giorno fino a conclusione del Palio.
L’ESPOSIZIONE DEL CENCIO IN CHIESA
(articolo 20)
Durante tutta la giornata del Palio il cencio resta esposto nella Chiesa di San Sebastiano, dove il Capitano del Popolo lo preleva, alle 20,30, prima dell’inizio della sfilata. Nel giorno del Palio la Chiesa di San Sebastiano resta aperta e anch’essa addobbata al suo interno con i vessilli delle 5 contrade.
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IL POMERIGGIO DEL PALIO
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LE POSTAZIONI DI PARTENZA E LA LINEA DEL TRAGUARDO
(articolo 21)
Si provvede a “disegnare” le postazioni nel punto prestabilito, che sarà sempre lo stesso a meno di specifiche (e sperimentali) deroghe. Per derogare questa decisione la maggioranza necessaria è quella stabilita all’articolo 46. Sia su via Roma che su via Trento un piccolo segnale fissato sull’asfalto individua il punto in cui tracciare la riga di partenza. Le misure di ciascuna postazione sono le seguenti: ………………… La linea del traguardo viene tracciata anch’essa nel punto individuato e fissato con apposito segno.
LA PROVA
(articolo 22)
Alle ore 17 si svolgono le prove della partenza sul tracciato in cui la sera, in notturna, si disputerà il Palio. Tutte le contrade devono portare in pista la propria somara. Sarà presente il mossiere. In caso di assenza forzata del mossiere, il Comitato di Garanzia provvede ad individuare un sostituto per le prove. Chi non volesse far correre, stancare o montare da altri la propria somara in assenza del fantino ufficiale, è comunque obbligato a provare almeno la partenza con il reggino titolare, anche senza fantino. La contrada che disattende questa disposizione viene giudicata, a settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio (articolo 9 – comma 1)
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IL CORTEO
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LA PASSEGGIATA STORICA
(articolo 23)
Alle 20,30 i figuranti che rappresentano il Libero Comune di Roccatederighi, con due armati e i 5 fantini, preleva la stoffa dalla chiesa di San Sebastiano. In piazzetta Senesi si radunano tutti i figuranti eccetto i somari e gli alfieri che rimangono fuori porta, davanti a San Sebastiano. Poi il corteo si muove verso la chiesa di San Martino per la benedizione dei fantini. Dopo la benedizione, al suono delle campane, inizia il corteo per raggiungere il luogo della corsa. La passeggiata procede scendendo per la scalinata dell'Incrociata e da via di mezzo raggiunge la porta. In testa i tamburini seguiti dagli sbandieratori che porgono il saluto ai figuranti nel classico schema alla porta. A San Sebastiano i ciuchi si aggiungono al corteo inseriti nella rispettiva contrada. Il corteo prosegue per le vie del paese e si conclude in pista secondo gli schemi dei maestri del corteo.
PROGETTO DEL NUOVO REGOLAMENTO
DEL PALIO STORICO DI ROCCATEDERIGHI
(I 50 precetti sullo svolgimento della Giostra dei Sestrieri)
DEL PALIO STORICO DI ROCCATEDERIGHI
(I 50 precetti sullo svolgimento della Giostra dei Sestrieri)
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PROLOGO
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IL COMITATO DI GARANZIA DEL PALIO
(articolo 1)
Con l’approvazione di questo regolamento da parte del consiglio Pro Loco e successiva deliberazione del Comune di Roccastrada, viene istituito un Comitato di Garanzia del Palio di cui fanno parte 6 elementi:
Il presidente della Pro Loco in carica
Il sindaco del Comune di Roccastrada o suo delegato
Quattro membri eletti dai rappresentanti delle contrade
Il MANDATO DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 2)
I 4 membri vengono scelti, ogni 3 anni, in data 11 novembre, ricorrenza del patrono di Roccatederighi, San Martino Vescovo, a partire dall’anno 2009.
MODALITA’ DI ELEZIONE DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 3)
La scelta avviene attraverso un voto a scrutinio segreto nella sala della Filarmonica “G.Verdi”. Hanno diritto al voto tre membri per ogni contrada (in totale 15 grandi elettori).Tutti i 15 aventi diritto al voto esprimono 4 preferenze su una ballotta di 8 nomi proposti dalla Pro Loco. Alla fine escono eletti i 4 che hanno ricevuto più preferenze. Non può votare colui che è candidato.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA SUL PRIMO COMITATO DI GARANZIA
(articolo 3 bis)
Nel periodo maggio-novembre 2009 i 4 membri espressione delle contrade vengono scelti, per comodità, in via eccezionale e provvisoria, dalla Pro loco nelle persone di Loreno Belardinelli (logistica), l’avvocato Marcella Fiorenti (giurisprudenza), Riccardo Baldanzi (sfilata e coreografie) e Gabriele Baldanzi (storia e comunicazione).
I COMPITI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 4)
Il Comitato di Garanzia è il consulente della Pro Loco, ha il compito di verificare ogni aspetto organizzativo del Palio, individua eventuali malfunzionamenti e gli elementi da migliorare; controlla che l'immagine del Palio sia salvaguardata; suggerisce alla Pro Loco le possibili soluzioni.
IL COMITATO DI GARANZIA E’ SENZA PORTAFOGLIO
(articolo 5)
Il Comitato di Garanzia non ha fondi propri. Contribuisce, però, insieme alla Pro Loco, a redigere il bilancio ed il piano degli investimenti per il Palio.
INVESTIMENTI SUL PALIO
(articolo 6)
Ogni anno la Pro Loco si impegna a prevedere nel propro bilancio un capitolo di spesa dedicato al Palio, garantendone la copertura finanziaria, oltre ovviamente al finanziamento ordinario per la realizzazione della manifestazione.
L’INCASSO DEL PALIO
(articolo 7)
Lo stanziamento per finanziare nuovi progetti legati al Palio sarà costituito da una quota percentuale dell’incasso del Palio (decisa dalla Pro Loco). Sono finanziabili con questa cifra, di cui si dovrà conoscere l’entità entro la fine di ottobre di ogni anno, le opere infrastrutturali e impiantistiche, i costumi, i progetti rivolti alla conservazione della tradizione e all'insegnamento dell'arte per le varie figure del Palio.
TEMPISTICA PER LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
[articolo 8]
Il piano di investimento per il Palio viene redatto ogni anno dalla Pro Loco su consultazione e indicazione del Comitato di Garanzia e viene reso pubblico dopo la seduta invernale del Comitato di Garanzia, cioè entro il 31 gennaio.
LE RIUNIONI DEL COMITATO DI GARANZIA
(articolo 9)
Il Comitato di Garanzia del Palio si riunisce almeno 4 volte all’anno.
1) La riunione post-palio (o seduta d’estate)
Si effettua a porte chiuse non oltre la prima domenica di settembre. Eventuali proteste scritte vanno presentate nei giorni precedenti. I 6 garanti hanno il compito di analizzare in questa circostanza tutti gli aspetti di natura tecnico-regolamentare legati alla corsa disputata il 14 agosto. Nell’occasione vengono decise le squalifiche, che possono riguardare il rione, i fantini, i reggini, il responsabile di contrada, il capitano, o semplici contradaioli che abbiano tenuto comportamenti deprecabili e ai quali la Pro Loco può impedire di prendere parte al corteo storico. I verdetti dovranno essere pubblicati nella bacheca della Pro Loco situata i via Vittorio Emanuele II.
2) La riunione organizzativa e di bilancio con le contrade (o seduta d’autunno)
Si effettua a porte aperte entro la data di San Martino, 11 novembre, insieme ai 5 rappresentanti delle contrade. In questa occasione si analizzano gli aspetti organizzativi del Palio scorso così da raccogliere eventuali proposte e innovazioni. Viene proposto il bilancio preventivo e il piano di finanziamento per l'anno successivo. Nella riunione triennale delle contrade si fanno anche le elezioni per il rinnovo del Comitato. Alla riunione triennale partecipano i 15 grandi elettori (3 per ogni contrada).
3) La riunione di chiusura e ripartenza dell’anno paliesco (o seduta d’inverno)
Si effettua a porte aperte durante il periodo natalizio e comunque non oltre il 31 gennaio. Il Comitato di Garanzia è convocato per:
a) individuare l’artista al quale sarà offerto l'incarico di dipingere il prossimo Palio
b) fissare il tema del Palio che sarà raffigurato nel dipinto
c) esaminare eventuali ricorsi alle sanzioni comminate a settembre e pubblicare i verdetti definitivi
d) presa d'atto della decisione Pro loco sul piano di investimento per l'anno in corso.
4) La riunione delle scelte (o seduta di primavera)
Si effettua a porte chiuse nel mese di giugno per:
a) individuare i giudici (scelta che rimarrà riservata fino al giorno del Palio).
b) individuare i commentatori della serata, definendo le linee da seguire nella presentazione e nel commento al Palio
c) individuare il fotografo/i al quale conferire l’incarico per coprire l’evento.
d) individuare almeno 3 incaricati cameramen per riprendere la partenza, la linea di arrivo, il percorso di gara a fini archivistici.
e) individuare i maestri di campo
f) decidere su eventuali proposte di Palio straordinario per il 14 settembre.
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DISCIPLINA DEL PALIO
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QUANDO SI DISPUTA
(articolo 10)
Il Palio si disputa ogni anno il 14 agosto tra le cinque contrade in cui è diviso il paese (Corso, Nobili, Torre, Tramonto e Ventosa). La corsa è sempre preceduta dal corteo storico. Solo in occasioni speciali (ricorrenze religiose e civili, eventi storici) è prevista la disputa di una carriera straordinaria.
APERTURA DELLA FESTA
(articolo 11)
La festa del Palio si apre la domenica di Medioevo nel Borgo, quella più vicina al 14 agosto.
SFILATA E CERIMONIALE DELLA DOMENICA PRE-PALIO
(articolo 12)
Nella domenica di agosto prima del Palio il corteo storico, composto almeno dai figuranti dello storico Libero Comune di Roccatederighi e dai 5 paggi di contrada (oltre che dal gruppo tamburini e sbandieratori), si ritrova davanti alla Chiesa di San Sebasatiano e sale verso la chiesa pievana di San Martino, per la cerimonia di apertura. Nel corso della passeggiata i paggi portano ciascuno il vessillo della propria contrada da appendere poi all'interno della chiesa secondo la disposizione all’articolo 14; il paggio del popolo porta quello con le insegne comunali. I figuranti del Comune portano la stoffa aggiudicata l’anno precedente e il nuovo dipinto del Palio, che sarà presentato in chiesa o sul sagrato.
L’ANNUNCIO DEL MAGISTRATO
(articolo 13)
Il magistrato dà l'annuncio della corsa per la sera del 14 agosto. Le modalità di svolgimento della cerimonia sono a discrezione degli organizzatori di Medioevo nel Borgo.
L’APPOSIZIONE DI PALII E BANDIERE
(articolo 14)
Rimane programma fisso l'apposizione della bandiere all'interno della Chiesa di San Martino secondo il seguente schema. L’insegna del Libero Comune di Roccatederighi alloggia dalla parte del presbiterio poco sopra la Stoffa da aggiudicare. Lo stendardo del vincitore dell'edizione precedente dalla parte dell'ambone con l’ultimo palio vinto.I vessilli delle altre contrade saranno apposti sulle pareti della navata con una disposizione che evidenzi l'ordine di arrivo dell'edizione scorsa. Il Palio da assegnare rimane nella Chiesa di San Martino fino alla sera del 13 agosto.
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IL CERIMONIALE DEL 13 AGOSTO
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LE CONTRADE CONSEGNANO LE BUSTE
(articolo 15)
Entro le ore 20 del 13 agosto tuti i rioni dovranno aver consegnato al Comitato di Garanzia le buste con i nomi del fantino, dei due reggini e del responsabile di contrada.
CONVIVIO DELLA VIGILIA
(articolo 16)
La sera del 13 agosto la stoffa aggiudicata l'anno precedente e quella “fresca di pittura”, da assegnare in giostra la notte successiva, vengono portate dalla Chiesa di San Martino al luogo dove si svolgerà la tradizionale cena delle contrade. I contradaioli del rione vincente vengono collocati in posizione privilegiata sulla scena del banchetto, con il drappo già vinto a campeggiare sulla tavola. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo (maltempo o altro), non si tenga la cena delle contrade, nella chiesa di San Martino o sul sagrato, sarà effettuata una breve cerimonia di ufficializzazione dei fantini, dei reggini e dei responsabili di contrada.
L’INIZIO DEL PALIO
(articolo 17)
Dal punto di vista giuridico il Palio inizia con la “segnatura”. Il presidente della Pro Loco, durante la cena della vigilia, apre le buste e dà lettura delle monte di ciascuna contrada. Si ufficializzano anche i nomi dei due reggini e del responsabile di contrada per la corsa, leuniche persone autorizzate a tenere i rapporti con i giudici la sera successiva. Al termine del convivio il Palio da assegnare viene portato nella chiesa di San Sebastiano e si dispongono i vessilli delle contrade a corona.
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LA MATTINA DEL PALIO
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LA SANTA MESSA
[articolo 18]
Alle 10 ogni contrada dal proprio territorio raggiunge San Sebastiano. Qui si forma il corteo e, dopo aver prelevato la stoffa, i monturati raggiungono in sfilata la pieve di San Martino dove è prevista la celebrazione della Santa Messa, con benedizione del dipinto.
IL SORTEGGIO CON I BOSSOLI
(articolo 19)
a) Il sorteggio dei somari si effettua la mattina del 14 agosto intorno a mezzogiorno, una volta conclusa la Santa Messa. Viene introdotto un apposito cerimoniale in piazza Garibaldi, davanti alla Chiesa di San Sebastiano. Il cerimoniale inizia con la ri-posa del drappo all’interno della Chiesa. Poi, fuori, il sacerdote compie il rito della benedizione degli animali, mentre i responsabili di contrada visionano le somare per segnalare eventuali problemi fisici che possano pregiudicarne l'utilizzo.
b) I protagonisti del sorteggio sono il Capitano del popolo, magistrato e paggetti. I capitani sono chiamati a leggere un giuramento e firmare un registro in cui dichiarano di accettare le regole della Giostra. Il magistrato pesca da un bossolo verde le ghiande con i nomi delle contrade e chiama al sorteggio. Subito dopo il paggetto pesca, dal bossolo rosso, il numero (1-2-3-4-5) abbinato al ciuco. Il ciuco assegnato passa sotto la responsabilità della contrada che ne dovrà avere cura per tutto il giorno fino a conclusione del Palio.
L’ESPOSIZIONE DEL CENCIO IN CHIESA
(articolo 20)
Durante tutta la giornata del Palio il cencio resta esposto nella Chiesa di San Sebastiano, dove il Capitano del Popolo lo preleva, alle 20,30, prima dell’inizio della sfilata. Nel giorno del Palio la Chiesa di San Sebastiano resta aperta e anch’essa addobbata al suo interno con i vessilli delle 5 contrade.
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IL POMERIGGIO DEL PALIO
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LE POSTAZIONI DI PARTENZA E LA LINEA DEL TRAGUARDO
(articolo 21)
Si provvede a “disegnare” le postazioni nel punto prestabilito, che sarà sempre lo stesso a meno di specifiche (e sperimentali) deroghe. Per derogare questa decisione la maggioranza necessaria è quella stabilita all’articolo 46. Sia su via Roma che su via Trento un piccolo segnale fissato sull’asfalto individua il punto in cui tracciare la riga di partenza. Le misure di ciascuna postazione sono le seguenti: ………………… La linea del traguardo viene tracciata anch’essa nel punto individuato e fissato con apposito segno.
LA PROVA
(articolo 22)
Alle ore 17 si svolgono le prove della partenza sul tracciato in cui la sera, in notturna, si disputerà il Palio. Tutte le contrade devono portare in pista la propria somara. Sarà presente il mossiere. In caso di assenza forzata del mossiere, il Comitato di Garanzia provvede ad individuare un sostituto per le prove. Chi non volesse far correre, stancare o montare da altri la propria somara in assenza del fantino ufficiale, è comunque obbligato a provare almeno la partenza con il reggino titolare, anche senza fantino. La contrada che disattende questa disposizione viene giudicata, a settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio (articolo 9 – comma 1)
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IL CORTEO
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LA PASSEGGIATA STORICA
(articolo 23)
Alle 20,30 i figuranti che rappresentano il Libero Comune di Roccatederighi, con due armati e i 5 fantini, preleva la stoffa dalla chiesa di San Sebastiano. In piazzetta Senesi si radunano tutti i figuranti eccetto i somari e gli alfieri che rimangono fuori porta, davanti a San Sebastiano. Poi il corteo si muove verso la chiesa di San Martino per la benedizione dei fantini. Dopo la benedizione, al suono delle campane, inizia il corteo per raggiungere il luogo della corsa. La passeggiata procede scendendo per la scalinata dell'Incrociata e da via di mezzo raggiunge la porta. In testa i tamburini seguiti dagli sbandieratori che porgono il saluto ai figuranti nel classico schema alla porta. A San Sebastiano i ciuchi si aggiungono al corteo inseriti nella rispettiva contrada. Il corteo prosegue per le vie del paese e si conclude in pista secondo gli schemi dei maestri del corteo.
Ultima modifica di Riccardo il Sab Ott 25, 2008 5:54 pm - modificato 1 volta.
Riccardo- Collaboratore attivo senior
- Numero di messaggi : 1210
Barra di rispetto :
Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
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L’ATTESA PER L’EVENTO
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LA LETTURA DELLA GRIDA
(articolo 24)
Concluso il corte storico dei monturati, riempita la pista, viene letta dal magistrato la storica “Grida” nella versione del 1947, scritta da Lucio Parigi e Cesare Filippini.
Oggi 14 agosto, anno domini ………, io, capitano de lo popolo, do lettura al popolo tutto della seguente grida che il Palio ordina ed apre alle antiche contrade del borgo.
Leggesi adunque in documento originale,sito in archivio di Stato di Firenze, che in questo nostro castello venne rogato il 29 agosto anno domini 1110 l’istrumento relativo a concessione livellare fatta da Rinaldo del fu Tederigo, visconte di Rocca Norcina, primiero nome di questo abitato.
Leggesi pure, in altro originale documento conservato in Archivio di Stato di Siena, Consiglio della Campana, che nell’anno domini 1323 (et precisamente il 20 di giugno) il conte Inghirano di Biserno vendeva al Comune di Siena per il prezzo di 300 fiorini d’oro, parte del cassero, corte, giurisdizione e distretto di Roccatederighi con palazzi, fortezza, case, terre, vigne, selve, prati, pascoli, signoria, vassalli, et cetera.
Leggesi infine nello stesso Archivio di Stato – pergamena numero 201, che la suddetta Repubblica di Siena consegnava il 31 gennaio 1368 al Cavaliere del già Motto dei Salimbeni, con pieno dominio e giurisdizione, cassero, terra, castello di Roccatederighi, riservando però alla Chiesa Maggiore l’offerta de lo Cero et de lo Palio per Santa Maria d’Agosto. Et ciò ai rogiti di ser Marco et de lo già Ventura, notaio.
Da circa 6 secoli adunque parlassi di Palio et l’offerta di esso stesso consacrata venne in pubblico atto di non dubbia autenticità.
Ricercando fu, infra le vetuste pergamene et antichi documenti l’istoria di questo nostro paese che tante liete et dolorose vicende visse nel lungo volger di anni et eventi, cossichè la primiera idea sorse del ripristino de lo antico Palio cavallerescamente corso nell’anno di grazia 1927.
Le festività annualmente ricorrenti, fissate dai nostri proavi per il dì 14 settembre, suggeriscono, come di fatto venne in precedenza, lo spostamento della data dal giorno di Santa Maria di agosto a quello odierno
Oggi, nel corrersi il …… Palio dell’era nostra, io, Capitano de lo Popolo, in virtù della suprema autorità che da lo mio incarico conferiscemi e da me promanasi, mentre assicurazione do della continuità del Palio stesso, in questa ricorrenza, per gli anni tutti venienti, rivolgo il mio e il vostro, o cittadini, fiero saluto ai generosi destrieri che accingesi a giostrare con antico et inesausto valore, ai nobili cavalieri che li fianchi ne serrano con poderosa stretta e con fermissime mane le redini impugnano.
L’ordine a tutti costoro imparto di ogni energia trarre per l’onor della contrada et per l’ammirazione et il plauso delle genti tutte qui raccolte.
Ordino anche et infine che la presente Grida, munita de lo personal mio suggello, raccolta venga intra l’archivio del borgo dopo aggiunti essere stati i nomi, cognomi, paternità et maternità, data di nascita, caratteristici segni, nonché residenza di cavaliere et destriere primi distintisi.
Amen
L’ATTESA PER L’EVENTO
__________________________________________________________
LA LETTURA DELLA GRIDA
(articolo 24)
Concluso il corte storico dei monturati, riempita la pista, viene letta dal magistrato la storica “Grida” nella versione del 1947, scritta da Lucio Parigi e Cesare Filippini.
Oggi 14 agosto, anno domini ………, io, capitano de lo popolo, do lettura al popolo tutto della seguente grida che il Palio ordina ed apre alle antiche contrade del borgo.
Leggesi adunque in documento originale,sito in archivio di Stato di Firenze, che in questo nostro castello venne rogato il 29 agosto anno domini 1110 l’istrumento relativo a concessione livellare fatta da Rinaldo del fu Tederigo, visconte di Rocca Norcina, primiero nome di questo abitato.
Leggesi pure, in altro originale documento conservato in Archivio di Stato di Siena, Consiglio della Campana, che nell’anno domini 1323 (et precisamente il 20 di giugno) il conte Inghirano di Biserno vendeva al Comune di Siena per il prezzo di 300 fiorini d’oro, parte del cassero, corte, giurisdizione e distretto di Roccatederighi con palazzi, fortezza, case, terre, vigne, selve, prati, pascoli, signoria, vassalli, et cetera.
Leggesi infine nello stesso Archivio di Stato – pergamena numero 201, che la suddetta Repubblica di Siena consegnava il 31 gennaio 1368 al Cavaliere del già Motto dei Salimbeni, con pieno dominio e giurisdizione, cassero, terra, castello di Roccatederighi, riservando però alla Chiesa Maggiore l’offerta de lo Cero et de lo Palio per Santa Maria d’Agosto. Et ciò ai rogiti di ser Marco et de lo già Ventura, notaio.
Da circa 6 secoli adunque parlassi di Palio et l’offerta di esso stesso consacrata venne in pubblico atto di non dubbia autenticità.
Ricercando fu, infra le vetuste pergamene et antichi documenti l’istoria di questo nostro paese che tante liete et dolorose vicende visse nel lungo volger di anni et eventi, cossichè la primiera idea sorse del ripristino de lo antico Palio cavallerescamente corso nell’anno di grazia 1927.
Le festività annualmente ricorrenti, fissate dai nostri proavi per il dì 14 settembre, suggeriscono, come di fatto venne in precedenza, lo spostamento della data dal giorno di Santa Maria di agosto a quello odierno
Oggi, nel corrersi il …… Palio dell’era nostra, io, Capitano de lo Popolo, in virtù della suprema autorità che da lo mio incarico conferiscemi e da me promanasi, mentre assicurazione do della continuità del Palio stesso, in questa ricorrenza, per gli anni tutti venienti, rivolgo il mio e il vostro, o cittadini, fiero saluto ai generosi destrieri che accingesi a giostrare con antico et inesausto valore, ai nobili cavalieri che li fianchi ne serrano con poderosa stretta e con fermissime mane le redini impugnano.
L’ordine a tutti costoro imparto di ogni energia trarre per l’onor della contrada et per l’ammirazione et il plauso delle genti tutte qui raccolte.
Ordino anche et infine che la presente Grida, munita de lo personal mio suggello, raccolta venga intra l’archivio del borgo dopo aggiunti essere stati i nomi, cognomi, paternità et maternità, data di nascita, caratteristici segni, nonché residenza di cavaliere et destriere primi distintisi.
Amen
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Re: LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
FANTINI IN SFILATA
(articolo 25)
Alla sfilata dei monturati, insieme alla somara, deve prendere parte anche il fantino ufficializzato la sera precedente al Comitato di Garanzia. Nel caso in cui un fantino decida di non prendere parte al corteo incorre in una successiva sanzione personale (da 1 a 5 palii di squalifica) stabilita in una riunione ad hoc (vedi articolo 9 - comma 1) nel corso della prima settimana di settembre.
IL SORTEGGIO DELLE POSTAZIONI
(articolo 26)
Terminata la lettura della “Grida”, sotto il balcone delle autorità, al centro della pista, si svolge il sorteggio delle postazioni con le seguenti modalità. Vi sono due bossoli. Nel primo di colore rosso ci sono 5 palline con i numeri 1 - 2 - 3 - 4 - 5. Nell’altro, di colore verde, i nomi delle contrade. Prima il magistrato estrae il nome del rione, subito dopo il fantino pesca il numero di postazione.
IL SEGNALE DI PISTA LIBERA
(articolo 27)
Alla dichiarazione dei giudici di “Carriere Aperte”, annunciata da apposito segnale acustico, tutti devono uscire dalla pista. Da questo momento sono ammessi sul tracciato e in partenza soltanto: i 5 fantini, i 5 reggini titolari, le forze dell’ordine, il personale preposto dall'organizzazione (identificabile) e i giudici di percorso. I responsabili di contrada devono stare tutti insieme in un’area prestabilita.
IL “RISCALDAMENTO” DEI SOMARI
[articolo 28]
I fantini non possono effettuare “prove di riscaldamento” prima che i giudici di percorso abbiano dato il segnale di via libera alla prova, a seguito dello sgombero del tracciato. Il fantino che disattende la regola incorre nelle sanzioni previste all’articolo 9 comma 1, sanzioni che verranno comminate, nella riunione di settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio.
___________________________________________________________
GLI ARBITRI DEL PALIO
_________________________________________________________________
RUOLI E TUTELA
(articolo 29)
Il compito di “comandare”la partenza spetta al mossiere. Altri due giudici saranno disposti lungo il tracciato e un quarto esprimerà il verdetto d’arrivo. Ogni decisione di queste persone è assolutamente inappellabile. Nessuno può avere contatto con i giudici durante lo svolgimento del Palio tranne i responsabile di contrada, unicamente per ricevere spiegazioni. I maestri di corsa hanno il compito di allontanare dai giudici tutti coloro che non hanno l’autorizzazione ad avvicinarli.
GIUDICI DI PERCORSO
(articolo 30)
I due giudici di pista hanno il compito di valutare eventuali disturbi arrecati al binomio somaro-fantino durante le carriere. Il riferimento è a disturbi “significativi” provenienti dal pubblico. In questo caso, dopo aver comunicato la scorrettezza al mossiere, quest’ultimo può decidere, in via eccezionale, la ripetizione della corsa. Quello illustrato sopra (la palese scorrettezza nei confronti di un binomio notata dai giudici) è l’unico caso in cui la corsa può essere ripetuta nonostante la partenza valida. Il mossiere è la sola persona che può prendere questa straordinaria decisione dopo aver parlato con i giudici di percorso.
IL GIUDICE DI ARRIVO
(articolo 31)
Il giudice di arrivo è posizionato sulla linea del traguardo e si avvale (in caso di bisogno) delle immagini della telecamera fissa disposta dagli organizzatori.
IL MOSSIERE
(articolo 32)
Il mossiere si trova su un piccolo palchetto rialzato, protetto da almeno due delegati all’ordine. Il fantino che aggredisce i giudici, anche verbalmente, verrà sottoposto a successive sanzioni (articolo 9 - comma 1) comminate, a settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio (da 1 a 5 palii di squalifica, fino alla radiazione). Stesso discorso vale per reggini e capicontrada. Il mossiere aziona un sistema acustico e luminoso. Se la mossa non è valida il mossiere preme un chiaro dispositivo di invalidazione, inequivocabile per tutti.
___________________________________________________________________________________________
LA PARTENZA
___________________________________________________________________________________________
COMPORTAMENTI ALLA MOSSA
(articolo 33 )
Alla partenza i soggetti della contrada sono il ciuco il fantino e il reggino. Il mossiere chiama il “tutti in groppa” e inizia la procedura di partenza. I fantini, coadiuvati dai reggini si portano all'interno della propria casella. Quando l'ultimo soggetto entra con le zampe anteriori nella casella il mossiere può dare il via e il reggino, nel suo interesse, lascia il ciuco.
Il mossiere può annullare se:
a) un binomio ha invaso la casella altrui
b) un binomio ha già oltrepassato la linea di partenza al momento del segnale acustico
c) la testa di un somaro non è rivolta verso l'arrivo.
DISCREZIONALITA’ DEL MOSSIERE
(Articolo 33 bis)
Il mossiere ha il dovere di ricercare il miglior allineamento possibile, quindi fare in modo che i 5 binomi partano contemporaneamente. Meglio se da fermo. Nel momento in cui, però, la partenza in contemporanea si dimostrasse complessa (e accade quasi sempre) il mossiere ha facoltà di considerare valide anche le partenze con una somara arretrata, se questa si trova dentro la postazione numerata. Il giudizio del mossiere, nel momento in cui è maturato, è inappellabile.
……………………….DA DISCUTERE E DETTAGLIARE AMPIAMENTE…………………….
____________________________________________________________________________
I PROTAGONISTI DELLE CARRIERE
________________________________________________________________________________
I REGGINI
(articolo 34)
a)La contrada può utilizzare solo i reggini “segnati” alla vigilia.
b)Il reggino che subisse l’espulsione da parte dei giudici durante le procedure di partenza può essere sostituito dalla riserva.
c)L’avvicendamento si può concretizzare anche a discrezione del responsabile di contrada.
d)Solo nel caso di dimostrati gravi impedimenti per entrambi i reggini designati, il responsabile di contrada può richiedere al Comitato di Garanzia lo schieramento alla mossa di un terzo uomo.
e)Non ci sono vincoli di residenza per il reggino che, al pari del fantino, può essere un forestiero.
f)Il reggino indossa alla partenza una casacca (simile a quella del fantino) con i colori della contrada.
COMPITI DEL REGGINO
(articolo 35)
a)Il reggino deve limitarsi a tenere l'animale per la cavezza dirigendolo in postazione e operando in modo da non innervosirlo, né innervosire gli altri.
b)Alla lasciata il reggino deve limitarsi a mollare la presa della cavezza e a non invadere volutamente le postazioni altrui procurando disturbo al vicino.
c)Il reggino che crea disturbi o “invade” durante la lasciata può essere allontanato dal mossiere.
d)Al reggino è rigorosamente vietato rincorrere il ciuco dopo il via.
e)Nel caso in cui il mossiere giudichi inadeguato o scorretto il modus operandi ne può determinare la sostituzione con il secondo reggino di contrada.
I CIUCHI
(articolo 36)
a)I ciuchi sono i protagonisti della Festa. Vanno nutriti, curati e rispettati prima e dopo le carriere.
b)Non possono in alcun modo essere sostituite le somare assegnate al mattino. In caso di infortunio dell'animale, che pregiudichi la partecipazione alla corsa, il Palio verrà disputato tra 4 contrade anziché 5.
c) Il ciuco assegnato in sorte al rione è sotto la responsabilità della contrada, che ne dovrà avere
cura e rispetto.
d) Sono ammessi alla Giostra solo ciuchi femmine o castroni.
e) Il ciuco scosso può vincere.
I FANTINI
(articolo 37)
a) Un fantino può essere sostituito solo per gravi e motivati impedimenti, che saranno valutati
dal Comitato di Garanzia anche pochi minuti prima del via.
b) Il fantino ha l'obbligo di indossare casco e casacca con i colori della contrada.
c) Può utilizzare solo i frustini forniti dall'organizzazione.
d) Non può usufruire altri strumenti (speroni, oggetti acuminati o elettrici) per sollecitare il ciuco.
e) Il fantino trovato in possesso di questi strumenti subisce la squalifica immediata e successive
ulteriori sanzioni dal Comitato di Garanzia.
f) I giudici verificano i fantini prima di cominciare le procedure di partenza.
g) Il fantino caduto non può correre dietro al proprio ciuco scosso, né ostacolare volontariamente
le altre contrade una volta a terra.
MAESTRI DI CAMPO E SERVIZIO D’ORDINE
[articolo 38]
Il Comitato di Garanzia individua nella ‘Riunione delle Scelte’ (articolo 9 – comma 4) , a giugno, 4 maestri di campo, deputati a svolgere mansioni di “guida” e servizio d’ordine, nel corteo e nelle carriere.
___________________________________________________________
LE CARRIERE
_____________________________________________________________
DISPOSIZIONI VARIE
(articolo 39)
Ad esclusione dell’eccezione prevista all’articolo 30, quando la mossa è valida la corsa non può essere più ripetuta e valgono le seguenti norme:
a) Il ciuco scosso può vincere ma non è consentito al fantino caduto, né a chiunque altro, di rincorrere lo scosso, frustarlo o, peggio ancora, ostacolare volontariamente gli avversari (pena la squalifica da 1 a 5 anni fino alla radiazione)
b) E’ lecito, in groppa alla propria somara, ostacolare la traiettoria di corsa degli avversari a partire dalla lasciata.
MALTRATTAMENTI E PRATICHE ILLEGALI
(articolo 40)
Eventuali maltrattamenti o pratiche illegali saranno sanzionate con un’ammenda alla contrada o con l'esclusione dal Palio dell’anno sauccessivo. I responsabili del maltrattamento denunciati alle autorità competenti.
ASSEGNAZIONE DEL PALIO
(articolo 41)
Il Palio viene assegnato dopo tre carriere. Nel corso della prima escono di scena 2 rioni (il 4° e il 5° classificato), nella seconda carriera si conclude il palio della 3a contrada classificata. Infine si disputa una finale a due, sempre rispettando la stessa postazione di partenza assegnata con sorteggio. Solo il mossiere può eventualmente derogare a questa disposizione, nel caso di mossa complicata dalla vicinanza dei somari.
LA CONSEGNA DELLA STOFFA
(articolo 42)
Anche in questo caso, a partire dal 2009 e per gli anni a venire, viene introdotto una sorta di brevissimo cerimoniale. Sia che il Palio si disputi in via Trento che in via Roma, il Capitano del rione sale nella stazione microfonata, legge una dichiarazione di due righe in cui accetta la “resa” dei rioni avversari, e cala, lui stesso (dal muraglione o dal balcone) la Stoffa nelle mani dei contradaioli festanti.
LA FIRMA DEI VINCITORI
(articolo 43)
Il magistrato e le rappresentanze del Libero Comune di Roccatederighi si portano al palazzo civico e attendono sul balcone il fantino vittorioso ed il capitano. Entrambi firmeranno il libro delle vittorie. Sarà esposta quiindi la bandiera della contrada vincente che rimarrà al balcone fino al 14 settembre.
(articolo 25)
Alla sfilata dei monturati, insieme alla somara, deve prendere parte anche il fantino ufficializzato la sera precedente al Comitato di Garanzia. Nel caso in cui un fantino decida di non prendere parte al corteo incorre in una successiva sanzione personale (da 1 a 5 palii di squalifica) stabilita in una riunione ad hoc (vedi articolo 9 - comma 1) nel corso della prima settimana di settembre.
IL SORTEGGIO DELLE POSTAZIONI
(articolo 26)
Terminata la lettura della “Grida”, sotto il balcone delle autorità, al centro della pista, si svolge il sorteggio delle postazioni con le seguenti modalità. Vi sono due bossoli. Nel primo di colore rosso ci sono 5 palline con i numeri 1 - 2 - 3 - 4 - 5. Nell’altro, di colore verde, i nomi delle contrade. Prima il magistrato estrae il nome del rione, subito dopo il fantino pesca il numero di postazione.
IL SEGNALE DI PISTA LIBERA
(articolo 27)
Alla dichiarazione dei giudici di “Carriere Aperte”, annunciata da apposito segnale acustico, tutti devono uscire dalla pista. Da questo momento sono ammessi sul tracciato e in partenza soltanto: i 5 fantini, i 5 reggini titolari, le forze dell’ordine, il personale preposto dall'organizzazione (identificabile) e i giudici di percorso. I responsabili di contrada devono stare tutti insieme in un’area prestabilita.
IL “RISCALDAMENTO” DEI SOMARI
[articolo 28]
I fantini non possono effettuare “prove di riscaldamento” prima che i giudici di percorso abbiano dato il segnale di via libera alla prova, a seguito dello sgombero del tracciato. Il fantino che disattende la regola incorre nelle sanzioni previste all’articolo 9 comma 1, sanzioni che verranno comminate, nella riunione di settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio.
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GLI ARBITRI DEL PALIO
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RUOLI E TUTELA
(articolo 29)
Il compito di “comandare”la partenza spetta al mossiere. Altri due giudici saranno disposti lungo il tracciato e un quarto esprimerà il verdetto d’arrivo. Ogni decisione di queste persone è assolutamente inappellabile. Nessuno può avere contatto con i giudici durante lo svolgimento del Palio tranne i responsabile di contrada, unicamente per ricevere spiegazioni. I maestri di corsa hanno il compito di allontanare dai giudici tutti coloro che non hanno l’autorizzazione ad avvicinarli.
GIUDICI DI PERCORSO
(articolo 30)
I due giudici di pista hanno il compito di valutare eventuali disturbi arrecati al binomio somaro-fantino durante le carriere. Il riferimento è a disturbi “significativi” provenienti dal pubblico. In questo caso, dopo aver comunicato la scorrettezza al mossiere, quest’ultimo può decidere, in via eccezionale, la ripetizione della corsa. Quello illustrato sopra (la palese scorrettezza nei confronti di un binomio notata dai giudici) è l’unico caso in cui la corsa può essere ripetuta nonostante la partenza valida. Il mossiere è la sola persona che può prendere questa straordinaria decisione dopo aver parlato con i giudici di percorso.
IL GIUDICE DI ARRIVO
(articolo 31)
Il giudice di arrivo è posizionato sulla linea del traguardo e si avvale (in caso di bisogno) delle immagini della telecamera fissa disposta dagli organizzatori.
IL MOSSIERE
(articolo 32)
Il mossiere si trova su un piccolo palchetto rialzato, protetto da almeno due delegati all’ordine. Il fantino che aggredisce i giudici, anche verbalmente, verrà sottoposto a successive sanzioni (articolo 9 - comma 1) comminate, a settembre, dal Comitato di Garanzia del Palio (da 1 a 5 palii di squalifica, fino alla radiazione). Stesso discorso vale per reggini e capicontrada. Il mossiere aziona un sistema acustico e luminoso. Se la mossa non è valida il mossiere preme un chiaro dispositivo di invalidazione, inequivocabile per tutti.
___________________________________________________________________________________________
LA PARTENZA
___________________________________________________________________________________________
COMPORTAMENTI ALLA MOSSA
(articolo 33 )
Alla partenza i soggetti della contrada sono il ciuco il fantino e il reggino. Il mossiere chiama il “tutti in groppa” e inizia la procedura di partenza. I fantini, coadiuvati dai reggini si portano all'interno della propria casella. Quando l'ultimo soggetto entra con le zampe anteriori nella casella il mossiere può dare il via e il reggino, nel suo interesse, lascia il ciuco.
Il mossiere può annullare se:
a) un binomio ha invaso la casella altrui
b) un binomio ha già oltrepassato la linea di partenza al momento del segnale acustico
c) la testa di un somaro non è rivolta verso l'arrivo.
DISCREZIONALITA’ DEL MOSSIERE
(Articolo 33 bis)
Il mossiere ha il dovere di ricercare il miglior allineamento possibile, quindi fare in modo che i 5 binomi partano contemporaneamente. Meglio se da fermo. Nel momento in cui, però, la partenza in contemporanea si dimostrasse complessa (e accade quasi sempre) il mossiere ha facoltà di considerare valide anche le partenze con una somara arretrata, se questa si trova dentro la postazione numerata. Il giudizio del mossiere, nel momento in cui è maturato, è inappellabile.
……………………….DA DISCUTERE E DETTAGLIARE AMPIAMENTE…………………….
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I PROTAGONISTI DELLE CARRIERE
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I REGGINI
(articolo 34)
a)La contrada può utilizzare solo i reggini “segnati” alla vigilia.
b)Il reggino che subisse l’espulsione da parte dei giudici durante le procedure di partenza può essere sostituito dalla riserva.
c)L’avvicendamento si può concretizzare anche a discrezione del responsabile di contrada.
d)Solo nel caso di dimostrati gravi impedimenti per entrambi i reggini designati, il responsabile di contrada può richiedere al Comitato di Garanzia lo schieramento alla mossa di un terzo uomo.
e)Non ci sono vincoli di residenza per il reggino che, al pari del fantino, può essere un forestiero.
f)Il reggino indossa alla partenza una casacca (simile a quella del fantino) con i colori della contrada.
COMPITI DEL REGGINO
(articolo 35)
a)Il reggino deve limitarsi a tenere l'animale per la cavezza dirigendolo in postazione e operando in modo da non innervosirlo, né innervosire gli altri.
b)Alla lasciata il reggino deve limitarsi a mollare la presa della cavezza e a non invadere volutamente le postazioni altrui procurando disturbo al vicino.
c)Il reggino che crea disturbi o “invade” durante la lasciata può essere allontanato dal mossiere.
d)Al reggino è rigorosamente vietato rincorrere il ciuco dopo il via.
e)Nel caso in cui il mossiere giudichi inadeguato o scorretto il modus operandi ne può determinare la sostituzione con il secondo reggino di contrada.
I CIUCHI
(articolo 36)
a)I ciuchi sono i protagonisti della Festa. Vanno nutriti, curati e rispettati prima e dopo le carriere.
b)Non possono in alcun modo essere sostituite le somare assegnate al mattino. In caso di infortunio dell'animale, che pregiudichi la partecipazione alla corsa, il Palio verrà disputato tra 4 contrade anziché 5.
c) Il ciuco assegnato in sorte al rione è sotto la responsabilità della contrada, che ne dovrà avere
cura e rispetto.
d) Sono ammessi alla Giostra solo ciuchi femmine o castroni.
e) Il ciuco scosso può vincere.
I FANTINI
(articolo 37)
a) Un fantino può essere sostituito solo per gravi e motivati impedimenti, che saranno valutati
dal Comitato di Garanzia anche pochi minuti prima del via.
b) Il fantino ha l'obbligo di indossare casco e casacca con i colori della contrada.
c) Può utilizzare solo i frustini forniti dall'organizzazione.
d) Non può usufruire altri strumenti (speroni, oggetti acuminati o elettrici) per sollecitare il ciuco.
e) Il fantino trovato in possesso di questi strumenti subisce la squalifica immediata e successive
ulteriori sanzioni dal Comitato di Garanzia.
f) I giudici verificano i fantini prima di cominciare le procedure di partenza.
g) Il fantino caduto non può correre dietro al proprio ciuco scosso, né ostacolare volontariamente
le altre contrade una volta a terra.
MAESTRI DI CAMPO E SERVIZIO D’ORDINE
[articolo 38]
Il Comitato di Garanzia individua nella ‘Riunione delle Scelte’ (articolo 9 – comma 4) , a giugno, 4 maestri di campo, deputati a svolgere mansioni di “guida” e servizio d’ordine, nel corteo e nelle carriere.
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LE CARRIERE
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DISPOSIZIONI VARIE
(articolo 39)
Ad esclusione dell’eccezione prevista all’articolo 30, quando la mossa è valida la corsa non può essere più ripetuta e valgono le seguenti norme:
a) Il ciuco scosso può vincere ma non è consentito al fantino caduto, né a chiunque altro, di rincorrere lo scosso, frustarlo o, peggio ancora, ostacolare volontariamente gli avversari (pena la squalifica da 1 a 5 anni fino alla radiazione)
b) E’ lecito, in groppa alla propria somara, ostacolare la traiettoria di corsa degli avversari a partire dalla lasciata.
MALTRATTAMENTI E PRATICHE ILLEGALI
(articolo 40)
Eventuali maltrattamenti o pratiche illegali saranno sanzionate con un’ammenda alla contrada o con l'esclusione dal Palio dell’anno sauccessivo. I responsabili del maltrattamento denunciati alle autorità competenti.
ASSEGNAZIONE DEL PALIO
(articolo 41)
Il Palio viene assegnato dopo tre carriere. Nel corso della prima escono di scena 2 rioni (il 4° e il 5° classificato), nella seconda carriera si conclude il palio della 3a contrada classificata. Infine si disputa una finale a due, sempre rispettando la stessa postazione di partenza assegnata con sorteggio. Solo il mossiere può eventualmente derogare a questa disposizione, nel caso di mossa complicata dalla vicinanza dei somari.
LA CONSEGNA DELLA STOFFA
(articolo 42)
Anche in questo caso, a partire dal 2009 e per gli anni a venire, viene introdotto una sorta di brevissimo cerimoniale. Sia che il Palio si disputi in via Trento che in via Roma, il Capitano del rione sale nella stazione microfonata, legge una dichiarazione di due righe in cui accetta la “resa” dei rioni avversari, e cala, lui stesso (dal muraglione o dal balcone) la Stoffa nelle mani dei contradaioli festanti.
LA FIRMA DEI VINCITORI
(articolo 43)
Il magistrato e le rappresentanze del Libero Comune di Roccatederighi si portano al palazzo civico e attendono sul balcone il fantino vittorioso ed il capitano. Entrambi firmeranno il libro delle vittorie. Sarà esposta quiindi la bandiera della contrada vincente che rimarrà al balcone fino al 14 settembre.
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Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: LA 3a BOZZA, QUELLA UFFICIALE (25 ottobre 2008)
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APPENDICE
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OMAGGIO E RINGRAZIAMENTO
(articolo 44)
La mattina del 15 agosto i vessilli delle contrade sulle pareti della Chiesa saranno disposti secondo il nuovo ordine di arrivo. La domenica successiva al 15 agosto, il capitano, la dama e il paggio del rione vincente si recano alla Santa Messa con le monture ed il cencio appena conquistato. In Chiesa viene lasciato il Palio che vi rimarrà esposto fino al 14 settembre. La contrada vincente ne potrà disporre per la cena della vittoria o per altre manifestazioni di contorno, ma sempre riportandolo in Chiesa al termine. Dopo il 14 settembre il Palio entra definitivamente in contrada.
LA STOFFA VA CONSERVATA CON CURA
(articolo 45)
Le contrade hanno l'obbligo di conservare i cenci nel modo migliore possibile, così da garantirne la conservazione nel tempo. Le contrade devono informare la Pro Loco di eventuali danneggiamenti, sparizioni o deterioramenti subiti. In caso di iniziative della Pro Loco (per esempio l’uso delle Stoffe a fini espositivi o culturali) le contrade sono tenute a metterli a disposizione per il tempo richiesto.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA - INVENTARIO DEI CENCI PRESENTI IN CONTRADA
(articolo 46)
Ogni contrada, entro la data dell’11 novembre 2009, deve comunicare al Comitato di Garanzia l’inventario delle stoffe vinte e la persona che le detiene.
LA TENUTA DEL REGISTRO DEL PALIO
(articolo 47)
Con l’edizione 2009 ri-nasce il Registro del Palio, dove vengono annotate tutte le cronache e conservati i documenti prodotti ogni anno nei giorni della Giostra. Il Registro verrà tenuto nell’archivio della Pro loco e compilato unicamente dallo “storico” del Comitato di Garanzia.
DEROGHE AL REGOLAMENTO
[articolo 48]
Le deroghe al Nuovo Regolamento del Palio hanno carattere di assoluta eccezionalità. Per modificare il Nuovo Regolamento c’è bisogno di una maggioranza di 2/3 (almeno 8 favorevoli) nell’assise composta da 12 membri (i 6 del Comitato di Garanzia, i 5 rappresentanti delle contrade, il vicepresidente della Pro loco).
APPENDICE
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OMAGGIO E RINGRAZIAMENTO
(articolo 44)
La mattina del 15 agosto i vessilli delle contrade sulle pareti della Chiesa saranno disposti secondo il nuovo ordine di arrivo. La domenica successiva al 15 agosto, il capitano, la dama e il paggio del rione vincente si recano alla Santa Messa con le monture ed il cencio appena conquistato. In Chiesa viene lasciato il Palio che vi rimarrà esposto fino al 14 settembre. La contrada vincente ne potrà disporre per la cena della vittoria o per altre manifestazioni di contorno, ma sempre riportandolo in Chiesa al termine. Dopo il 14 settembre il Palio entra definitivamente in contrada.
LA STOFFA VA CONSERVATA CON CURA
(articolo 45)
Le contrade hanno l'obbligo di conservare i cenci nel modo migliore possibile, così da garantirne la conservazione nel tempo. Le contrade devono informare la Pro Loco di eventuali danneggiamenti, sparizioni o deterioramenti subiti. In caso di iniziative della Pro Loco (per esempio l’uso delle Stoffe a fini espositivi o culturali) le contrade sono tenute a metterli a disposizione per il tempo richiesto.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA - INVENTARIO DEI CENCI PRESENTI IN CONTRADA
(articolo 46)
Ogni contrada, entro la data dell’11 novembre 2009, deve comunicare al Comitato di Garanzia l’inventario delle stoffe vinte e la persona che le detiene.
LA TENUTA DEL REGISTRO DEL PALIO
(articolo 47)
Con l’edizione 2009 ri-nasce il Registro del Palio, dove vengono annotate tutte le cronache e conservati i documenti prodotti ogni anno nei giorni della Giostra. Il Registro verrà tenuto nell’archivio della Pro loco e compilato unicamente dallo “storico” del Comitato di Garanzia.
DEROGHE AL REGOLAMENTO
[articolo 48]
Le deroghe al Nuovo Regolamento del Palio hanno carattere di assoluta eccezionalità. Per modificare il Nuovo Regolamento c’è bisogno di una maggioranza di 2/3 (almeno 8 favorevoli) nell’assise composta da 12 membri (i 6 del Comitato di Garanzia, i 5 rappresentanti delle contrade, il vicepresidente della Pro loco).
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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