14 AGOSTO 1995 - TORRE
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14 AGOSTO 1995 - TORRE
Per la prima volta nella storia del Palio viene introdotta la tratta in notturna. Casca bene perché la vigilia è domenica e i turisti non mancano. Biba porta una decina di bestie e le mette a disposizione degli organizzatori per la selezione. L’ingresso al tracciato di gara - via Trento - è gratuito. Il clima, in paese, è di grande partecipazione. Il drappellone, presentato nell'occasione, ha come soggetto la Gabella del Borgo e porta la firma, manco a dirlo, di Bruno Marini.
Nel Corso esordisce Simone Tompetrini (19 anni), figlio di Sandro, vincitore con la casacca bianco-verde nelle edizioni 1968 e 1969. Il Tramonto fa provare Antonio “Gino” Bartali per giorni (tratta compresa) ma poi, all’ultimo minuto, Piedone e il Menichetti hanno difficoltà a far passare questa scelta in contrada. Il rione si divide. Si apre una diaspora che durerà oltre 10 anni con Giorgio Parrini detto Poccino e Giorgio Corsi, per tutti Morbidone, schierati a priori contro il fantino del Cincigliano. Alla fine la spuntano i filogino. I Nobili non possono montare il vincitore uscente Fausto Mazzi (3 volte primo su 5 partecipazioni), operato di recente e ancora convalescente. Ripiegano così sul fratello Franco. Ma è un’altra storia. La Torre ripropone il Bacciarelli, con Roberto Naldi reggino. La Ventosa conferma Cupatino, bramoso di riscatto.
Ci sono tutti i presupposti per una grande corsa. In pista c’è un mix di giovani e vecchi, di entusiasmo ed esperienza. Il sorteggio del 13 ha regalato una ciuchina discreta alla Torre (la numero 4, come nel 1993). Viene ribattezzata Mangaroka e trascorre la notte alle Onorate, assistita da Gianni Cachino e dai fratelli Da Frassini; è andata male ai Nobili, peggio ancora agli esordienti Gino e Tompe. Cupatino ha tra le mani Giardinetta. “Qualche palio ‘sta somara l’ha vinto…” parola di Biba il Mercante.
Poche ore prima della corsa nasce una disputa intorno al reggino della Torre. Il barbaresco, colui che regge il somaro in postazione, è - come annunciato - un non-rocchigiano. Per i capicontrada di Nobili, Tramonto e Ventosa è scandaloso che la Torre si affidi ad un ticket forestiero e che il Bacciarelli pretenda alla mossa l’uomo di fiducia che lo affianca anche a Campagnatico, nella Pieve. Viene fatta quindi una richiesta ufficiale al presidente della Pro Loco, Luca Bonelli, affinchè Rocca Alta mandi in partenza un contradaiolo al posto di un mestierante. La richiesta – regolamento alla mano - viene ritenuta infondata e respinta. La sostituzione non avviene. Il Naldi prende Mangaroka in consegna alle 20 e non la molla più fino alle 23: le taglia le unghie, le sistema i ferri, la abbevera e, infine, la tiene e la tranquillizza in postazione. L’alfiere Cachino, che studia da fantino, guarda e impara.
Le tre batterie le vince tutte la Torre. Prima escono Corso e Nobili, poi il Tramonto, mentre in finale Mangaroka e Spillo distanziano ampiamente Giardinetta con in groppa Cupatino. A distanza di due anni è di nuovo apoteosi bianco-rossa. Dopo un quarto di secolo Romano Galgani cede il microfono a Mario Semplici e allo scriba.
Nel Corso esordisce Simone Tompetrini (19 anni), figlio di Sandro, vincitore con la casacca bianco-verde nelle edizioni 1968 e 1969. Il Tramonto fa provare Antonio “Gino” Bartali per giorni (tratta compresa) ma poi, all’ultimo minuto, Piedone e il Menichetti hanno difficoltà a far passare questa scelta in contrada. Il rione si divide. Si apre una diaspora che durerà oltre 10 anni con Giorgio Parrini detto Poccino e Giorgio Corsi, per tutti Morbidone, schierati a priori contro il fantino del Cincigliano. Alla fine la spuntano i filogino. I Nobili non possono montare il vincitore uscente Fausto Mazzi (3 volte primo su 5 partecipazioni), operato di recente e ancora convalescente. Ripiegano così sul fratello Franco. Ma è un’altra storia. La Torre ripropone il Bacciarelli, con Roberto Naldi reggino. La Ventosa conferma Cupatino, bramoso di riscatto.
Ci sono tutti i presupposti per una grande corsa. In pista c’è un mix di giovani e vecchi, di entusiasmo ed esperienza. Il sorteggio del 13 ha regalato una ciuchina discreta alla Torre (la numero 4, come nel 1993). Viene ribattezzata Mangaroka e trascorre la notte alle Onorate, assistita da Gianni Cachino e dai fratelli Da Frassini; è andata male ai Nobili, peggio ancora agli esordienti Gino e Tompe. Cupatino ha tra le mani Giardinetta. “Qualche palio ‘sta somara l’ha vinto…” parola di Biba il Mercante.
Poche ore prima della corsa nasce una disputa intorno al reggino della Torre. Il barbaresco, colui che regge il somaro in postazione, è - come annunciato - un non-rocchigiano. Per i capicontrada di Nobili, Tramonto e Ventosa è scandaloso che la Torre si affidi ad un ticket forestiero e che il Bacciarelli pretenda alla mossa l’uomo di fiducia che lo affianca anche a Campagnatico, nella Pieve. Viene fatta quindi una richiesta ufficiale al presidente della Pro Loco, Luca Bonelli, affinchè Rocca Alta mandi in partenza un contradaiolo al posto di un mestierante. La richiesta – regolamento alla mano - viene ritenuta infondata e respinta. La sostituzione non avviene. Il Naldi prende Mangaroka in consegna alle 20 e non la molla più fino alle 23: le taglia le unghie, le sistema i ferri, la abbevera e, infine, la tiene e la tranquillizza in postazione. L’alfiere Cachino, che studia da fantino, guarda e impara.
Le tre batterie le vince tutte la Torre. Prima escono Corso e Nobili, poi il Tramonto, mentre in finale Mangaroka e Spillo distanziano ampiamente Giardinetta con in groppa Cupatino. A distanza di due anni è di nuovo apoteosi bianco-rossa. Dopo un quarto di secolo Romano Galgani cede il microfono a Mario Semplici e allo scriba.
Ultima modifica di Dino palla il Mer Nov 12, 2008 12:59 pm - modificato 3 volte.
Dino palla- Collaboratore attivo senior
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Re: 14 AGOSTO 1995 - TORRE
La tratta del 1995 non fu la prima in assoluto, fu però quella inserita per la prima volta nel programma dei festeggiamenti del Palio e con una serata, quella della vigilia, esclusivamente dedicata. In effetti negli anni precedenti, nel pomeriggio del 13 agosto sulla strada della cabina, era stata organizzata una tratta più informale con 10 soggetti. L'anno non lo ricordo in questo momento, ma credo che fosse il 1993, quando inserimmo nuovamente la partenza con lo sparo, che fu testata proprio nelle batterie di selezione dei 5 soggetti.
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Re: 14 AGOSTO 1995 - TORRE
RICCARDO HA RAGIONE. Come ho scritto la novità in assoluto è la tratta di buio. Saprò presto essere più preciso sulle precedenti tratte (anno, orario e luogo di svolgimento).
Dino palla- Collaboratore attivo senior
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Re: 14 AGOSTO 1995 - TORRE
La sera dopo la tratta, io il mi babbo Maurizio e Gianni e forse anche altri a notte fonda, sarà stato quasi mezzanotte, con un ciuco a cavezza facemmo un chilometro a piedi per arrivare dal paese al mio campo. Dopo trent'anni un ciuco tornava su quella terra dopo Pallino, il ciuco del mi nonno, che agli inizi degli anni '60 con sorte analoga a molti ciuchi in quell'epoca, fu sostituito da un trattore...un “Pasqualino” 14 cv.
Riccardo- Collaboratore attivo senior
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Re: 14 AGOSTO 1995 - TORRE
Mi ricordo bene che riuscimmo pure a far mischia alla tratta! Il babbo del Tompe ci sentiva un po' troppo quella sera... comprensibile.
Quella del 1995 è stata la prima vittoria che ho festeggiato degnamente, nel 1993 ero nella Pro-Loco e dopo il palio dovevo tornare al ristorante (che era nella Ventosa in quegli anni)... e poi erano passati così tanti anni (ancora 13!) dall'ultima vittoria che non sapevamo nemmeno bene come si festeggiasse!
Quella del 1995 è stata la prima vittoria che ho festeggiato degnamente, nel 1993 ero nella Pro-Loco e dopo il palio dovevo tornare al ristorante (che era nella Ventosa in quegli anni)... e poi erano passati così tanti anni (ancora 13!) dall'ultima vittoria che non sapevamo nemmeno bene come si festeggiasse!
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