Domanda sulla nuova Scuola Materna

Qui si è parlato di protesta, addirittura di genitori che non hanno mandato i bambini. Io non conosco i fatti per voluto disinteresse, né ho approfondito quanti genitori abbiano protestato con il boicottaggio. Uno è libero di protestare come vuole. Però non vorrei che dietro ci siano motivazioni strumentali all'innesco di una lotta fratricida di campanile e questo lo eviterei. Dico solo che la scuola è molto bella e che se fosse stata realizzata una scuola così nel paese vicino avrei esultato, indipendentemente dalla località, sapendo finalmente che i miei figli avrebbero potuto privilegiare di spazi idonei dopo aver passato degli anni nel buco dove era collocata prima la scuola materna. Non si offenda nessuno se lo definisco buco perché tale era. Come definireste due aule di 16 metri quadri e una sala comune di 25 per oltre 50 bambini? Perciò sia lodata la nuova struttura che permette a mio figlio di correre e giocare senza correre continuamente il rischio di ferirsi come è successo spesso nella vecchia dove i bimbi, stipati come le sardine, hanno sperimentato spesso la legge fisica della impenetrabilità dei corpi. Lasciamo il passato e veniamo al nuovo. Esprimo un giudizio in generale positivo, ma nel contempo evidenzio anche io i difetti che già sono stati esposti: accesso; bagni. Tratterò specificamente questi temi in un prossimo post.

Non mi sembra che la 626/94 tratti di norme tecniche di progettazione delle scuole e quindi nemmeno del divieto di accesso tramite scale nelle scuole materne. La 626 si occupa dell'integrazione del sistema legislativo italiano riferibile ad un assetto generale di sicurezza per qualsiasi luogo di lavoro. Quindi riassume una serie di norme di prevenzione infortuni, di prevenzione per chi lavora esposto ad agenti chimici e biologici, di igiene, alcune di queste degli anni '50. Il DL 626/94 si occupa anche della scuola equiparando questi ambiti a tutti gli altri luoghi di lavoro, e definisce i soggetti in gioco. Sarà meglio specificato nel DM 382/98:
Datore di lavoro = dirigente scolastico
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) = il datore di lavoro oppure persona di adeguata competenza nominato dallo stesso datore di lavoro.
Servizio di prevenzione e protezione (SPP) = insegnanti
Medico competente = se necessario, cioè quando il documento di valutazione dei rischi abbia evidenziato situazioni particolari di esposizioni a rischio per i lavoratori.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Fondamentale è il documento di valutazione dei rischi che spetta al datore di lavoro, quindi eventuali segnalazioni di problemi legati alla sicurezza devono entrare in questo canale.

Per ritornare allora al discorso ingresso e scale, mi risulta che sia ancora valido il DM 18 dicembre 1975 come normativa tecnica di riferimento per la progettazione e l'adeguamento di edifici scolastici, se qualcuno conoscesse degli aggiornamenti sarebbe gradita l'informazione. In questo decreto non ravviso nessun divieto ad accessi tramite scale, il seguente punto tratta l'argomento:

estratto dal DM 18 dicembre 1975
"3.0.4. L'edificio deve essere progettato in modo che gli allievi possano agevolmente usufruire, attraverso gli spazi per la distribuzione orizzontale e verticale, di tutti gli ambienti della scuola, nelle loro interazioni e articolazioni ed, inoltre, raggiungere le zone all'aperto.
Ciò comporta che le attività educative si svolgano:
i) per la scuola materna, a diretto contatto con il terreno di gioco e di attività all'aperto;"

La prescrizione riguarda a mio avviso solo la collocazione delle scuole materne a piano terra per esigenze funzionali all'attività educativa e non all'accesso. E' chiaro che potendo si cerca sempre di progettare l'accesso più comodo e senza scale e comunque vanno rispettate le norme sulle barriere architettoniche. Però, a mio avviso, bisogna chiedersi quale accesso comporti meno rischi? Tramite il corpo scale esistente o tramite la discesa della stretta via del canale aperta al traffico? Non ci sono solo i bambini che arrivano con il pulmino (si parla già di allargare l'ingresso per il bus), ci sono anche quelli che ci arrivano a piedi. A questa domanda secondo me andrebbe risposto proprio con il documento di valutazione dei rischi previsto dalla legge. Sulla base di questo, seguendo poi ciò che è previsto dalla norma: 1) individuazione delle misure di prevenzione; 2) programma di attuazione delle misure. L'analisi spetta al dirigente scolastico art. 3 DM 382/98. Lo stesso dirigente richiede all'ente locale la realizzazione degli interventi a carico dello stesso (art. 5 comma 1 stesso DM). Io credo che si tratti di un problema di adeguamento, quindi o si adeguano le scale o si adegua la strada, già precaria per la circolazione veicolare, con camminamenti riservati o segnalazioni per i veicoli di pericolo e stop nelle ore di accesso e uscita dalla scuola.