ADDIO PALIO DEI CIUCHI?

Benvenuti amici di Vallerona,
il piacere è nostro di avervi qua e saremo contenti se vorrete rimanere sul forum anche per questioni diverse dal Palio, sentitevi a casa vostra.
Fronte comune è la parola d'ordine per salvare la tradizione dei ciuchi in Maremma che non significa solo Palio, ma cultura di un tempo che avrebbe ancora tanto da insegnare alla vita di oggi. Per questo salvare gli asini ha per noi un valore ben più ampio della semplice disputa di un Palio, pur essendo anch'esso importante e dai risvolti sociali non sottovalutabili per comunità piccole come le nostre.
Il regolamento del Palio di Roccatederighi all'articolo 1 mette in chiaro proprio questo concetto: ... il ciuco è il protagonista. Indispensabile, un tempo, alla vita dei rocchigiani, è eletto dalla festa del Palio a simbolo di laboriosità, intelligenza e mitezza e di un passato ricco di valori da preservare.
Perché esistono ancora tanti ciuchi in Maremma? Se lo chieda il geometra Sbaragli che con le sue uscite sta sbaragliando questa importante tradizione. Glielo suggerisco io: perché da noi esistono molti Palii. Gli asini oggi non sono più come una volta fondamentali all'economia domestica, non essendoci più questa esigenza, se non ci fossero stati i Palii, i ciuchi sarebbero scomparsi da tempo vittime del progresso e con essi avremmo perso anche un legame importante con quella civiltà rurale dalla quale siamo derivati. Per questo credo che anche a livello politico e istituzionale debbano adoperarsi per salvaguardare questa tipicità soprattutto maremmana, perché l'impoverimento che subirebbe la nostra terra sul piano culturale e sociale sarebbe pesante.
Ma è incredibile che proprio un rappresentante dell'UNIRE che per definizione è l'ente per l'incremento delle razze equine, con trovate tecniche inutili, inefficaci e fin troppo onerose, stia infliggendo un colpo mortale al futuro degli asini in Maremma e altrove ... non sarà che ha ragione l'onorevole Bocchino che propone di inserire l'UNIRE nell'elenco degli enti inutili da tagliare?

Uniamo le forze ragazzi, stiamo promuovendo un'azione comune e coordinata tra tutti i paesi interessati al problema.

Io sono d'accordo Andrea, ormai mi sembra un'esigenza condivisa da tanti. Il problema rimane innescare il meccanismo, cioè ci vuole qualcuno che prenda l'iniziativa per partire.
Una prima proposta la faccio come gruppo di studio per i 900 anni e la sottoporrò in sede di comitato del nostro Palio e Pro Loco. Il 29 agosto è in programma un Palio straordinario per ricordare i 900 anni del nostro paese per il primo documento che lo riguarda datato 29 agosto 1110. Non sappiamo ancora se l'ormai famoso geometra Sbaragli ci concederà l'onore di festeggiare nei modi previsti questa ricorrenza per noi importante visto che è in programma un cosiddetto Palio dei Palii con i paesi vicini. Indipendentemente se ci verrà concesso questo privilegio, allargandone il concetto, questa giornata potrebbe essere arricchita con un raduno per tutti i paesi di ogni dove che abbiano un Palio dei ciuchi o abbiano progetti di valorizzazione e incremento degli asini attraverso nuovi impieghi. Sarebbe un primo modo per conoscersi, contarsi, dibattere tutti insieme il problema e far nascere delle iniziative congiunte e coordinate.

Ormai siamo alla degenerazione della burocrazia e non solo nel campo asinino, l'Italia concia così non ce la meritiamo, se ne ha pieno lo scroto, dobbiamo reagire.
Però se ci muoviamo da soli ci fanno fessi. Marciamo uniti o sarà come combattere contro i mulini a vento.

Anche io ho avuto la sensazione che al Tirreno stiano seguendo le nostre discussioni con molta attenzione. Non abbiamo nemmeno dovuto fare lo sforzo di rivolgerci ai giornali per pubblicare articoli. Se tutti i giorni sul Tirreno e sulle altre testate troviamo paginate sull'argomento significa che il caso è talmente clamoroso da preoccupare e interessare fortemente l'opinione pubblica e di conseguenza è tale da attirare l'interesse commerciale delle redazioni giornalistiche. Alla Rocca bisogna andare presto a comprare il Tirreno in questi giorni e immagino sia lo stesso nelle altre località sorelle.